Vulci, la grande città dell’Etruria

Il Castello dell'Abbadia e il ponte dell'ArcobalenoL’Etruria era una regione antica (X secolo a.C.) dell’Italia centrale e comprendeva Toscana, Lazio settentrionale ed Umbria occidentale. Apparteneva all’Etruria anche Vulci, che si trova nell’odierno territorio di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo.

Si tratta di una delle più grandi città-stato dell’Etruria, caratterizzata da un forte sviluppo marinaro e commerciale, in particolare con la Grecia. Tutta la zona è circondata da necropoli, dove troviamo parecchie tombe, dalle forme e tipologie diverse: ad esempio, tombe a cassone, a camera ed a corridoio, fosse e tumuli.
Da menzionare, senz’altro, la presenza del Castello di Vulci, edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo, su quella che era, nel IX secolo, un’abbazia che venne però distrutta a seguito delle incursioni ad opera dei saraceni. Poi passò di mano, rispettivamente, al duca Alessandro Farnese, poi alla famiglia Bonaparte, a quella dei Torlonia e, infine, divenne proprietà dello Stato italiano.
Da notare poi il grande ponte soprannominato “del Diavolo” (III secolo a.C.), situato nelle vicinanze del castello medievale della Badia.
Vulci è importante, ovviamente, dal punto di vista del turismo, basti pensare alla presenza del Museo archeologico, che si trova nei locali del Castello dell’Abbadia. Qui possiamo ammirare il grande corredo della tomba della Panatenaica e numerose opere di ceramica etrusca e greca, bronzi, sarcofagi, ecc.
Come se non bastasse, forte è pure il turismo enogastronomico in tutta la Tuscia, tra numerose offerte vini e prodotti bio.

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