Come abbiamo già trattato ampiamente l’Italia è colma di dimore storiche cariche di storia. Ogni regione ne è ricca e ognuna ha la sua peculiarità è caratteristiche.
Siamo ancora in Friuli Venezia Giulia ma abbiamo cambiato provincia siamo a Gorizia. Il palazzo che tratteremo oggi è Palazzo Lantieri. Questo edificato nel 1350 era la forestiera di conti di Gorizia. Era cioè il luogo dove soggiornavano gli ospiti che partecipavano ai tornei cavallereschi e alle battute di caccia. La prima struttura era di tipo turriforme con tanto di corpo di guardia in prossimità della torre, provvista di ponte levatoio. La torre citata per la prima volta nel 1387 era la porta d’ingresso alla città verso sud est verso il Carso. Le mura di difesa erano rafforzate da un fosso e racchiudevano l’attuale piazza Sant’Antonio, che allora era la piazza del mercato.
I Lantieri entrarono in possesso del terreno intorno al 1505. Nel 1513 ottennero dall’Imperatore Massimiliano, l’investitura di Feudo di Schoenhaus. Fu questo l’occasione per la costruzione di una nuova ala cinquecentesca del palazzo.
Dopo questi lavori il palazzo cambiò completamente fisionomia, prendendo una aspetto “venezieggiante”. Questo si può spiegare per gli influssi che vi furono dopo la breve dominazione veneziana di questa zona dal 1508 al 1509. Un’altra ala del palazzo fu edificata nella seconda metà del XVI secolo periodo in cui fu realizzato anche il cortile inferiore con l’ingresso da piazza Sant’Antonio. La nuova ala fu terminata nel 1600.
Il palazzo fu decorato con degli affreschi, ritrovati solo nel 1910 a seguito di lavori di restauro.
Un ciclo fu realizzato nel 1550 da Marcello Fogolino, quando l’artista soggiornò ad Aquileia. La decorazione si sviluppa in altezza per circa un metro e mezzo, con scene di soggetto storico idillico. Il ciclo fu probabilmente seguito in onore di Carlo V. Questo è deducibile da una scena che mostra l’assedio di Vienna del 1529. Altri episodi sono sempre di carattere storico, tra questi spicca, l’assalto al Campidoglio, l’episodio di Muzio Scevola, la battaglia tra Orazi e Curiazi. Degli affreschi, probabilmente, precedenti sono presenti anche nel piano superiore del palazzo.
Della fine del Seicento inizi Settecento, sono delle scene dette “grottesche” affrescata sulle volte di un porticato dell’ala inferiore. Tra il XVIII e il XIX secolo, il palazzo accolse personaggi illustri, come Carlo Goldoni, Rosalba Carriera, il Metastasio, gli eredi al trono di Francia che avevano stabilito a Gorizia una delle loro residenze. Nello stesso periodo alcuni pittori realizzarono per i Lantieri alcuni dipinti. Tra questi spiccano il Piazzetta, il Pavona, il Paroli ed il Pittoni. Durante la Prima Guerra mondiale il palazzo subì dei danni. I restauri, però, furono realizzati solo nel secondo dopoguerra.
Oggi il palazzo è utilizzato per fini culturali dagli anni Settanta la contessa Dorotea di Levetzow Lantieri, nel porticato con le grottesche ha aperto una galleria d’arte, mentre la sala degli affreschi è aperta al pubblico per visite per scuole, comitive, ma anche per mostre e conferenze.