Continua il nostro itinerario in Puglia. Anche oggi ci dedicheremo a una città salentina, Otranto.
Anche questa città è conosciuta come meta marittima, perchè qui ci sono delle bellissime spiagge, con l’acqua cristallina.
Ma Otranto, proprio per la sua posizione vantaggiosa, fu crocevia di popoli che hanno lasciato, nella cittadina pugliese numerose tracce del loro passaggio.
Oggi Otranto custodisce una delle chiese più importanti in Italia per quanto concerne l’arte Bizantina.
Edificata nel 1088, la Cattedrale di Otranto è decorata con elementi bizantini e gotici. La chiesa ebbe dei rimaneggiamenti successivi. La facciata, ad esempio, mostra un portale barocco del 1764 e un rosone rinascimentale.
La chiesa è suddivisa internamente da tre navate che sono scandite da colonne in granito e marmo è ricoperta da un tetto ligneo. Di grande pregio è il mosaico pavimentale della navata principale che fu realizzato dal monaco Pantaleone raffigurante l’Albero della Vita, un tema iconografico molto complesso di matrice bizantina. Questo si compone di ben seicento mila pezzi.
Il mosaico ha appassionato numerosi persone e alcuni hanno letto, in esso, una simbologia legata al Santo Graal. Abbiamo detto come il tema iconografico è quello dell’albero della vita, ma è rappresentata anche la scacchiera, simbolo dei Templari, simboleggiante l’ordine cosmico, la lotta eterna tra il bene e il male.
Di epoca bizantina sono gli affreschi. Di grande valore storico artistico è la cripta del XI secolo. Accessibile dalla cattedrale è in divisa in nove navate con settantadue colonne di diversi stili tra cui bizantino e islamico.
Alla cripta lavorarono maestranze sia pugliesi ma anche orientali, dimostrando come la Cattedrale di Otranto è una perfetta unione tra Oriente e Occidente