L’Umbria si presenta come una regione, diciamo, dai molteplici volti: campi chiusi da siepi e muretti si alternano a piantagioni specializzate, macchie di boschi a distese di olivi e girasoli, territorio collinare e quello montuoso. Il clima è poi vario: in pianura ed in collina è di tipo sublitoraneo o temperato con siccità estiva, mentre nelle zone di montagna è di tipo temperato subcontinentale e, sulle quote più elevate, temperato fresco con frequenti precipitazioni. Tuttavia una cosa non muta, ossia l’amore per il vino e la sua produzione.
L’Umbria, quindi, produce alcuni tra i vini italiani migliori. Alcuni nomi? Abbiamo due DOCG (perciò, vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita), ossia il Forgiano Rosso riserva e il Sagrantino di Montefalco, senza dimenticare i tantissimi altri DOC (Denominazione di Origine Controllata) e IGT (Indicazione Geografica Tipica). Anche qui troviamo le cosiddette “Strade del Vino”, punto di forza del turismo enogastronomico della regione. Vi sono itinerari che accompagno il visitatore alla scoperta dei vigneti, senza tralasciare gastronomia, prodotti tipici dell’artigianato, prodotti bio, alimenti naturali e così via. Inoltre c’è pure un Museo del vino con sede a Torgiano e fondato nel 1974 presso il seicentesco palazzo Graziani-Baglioni, in provincia di Perugia. Il ricco materiale è qui esposto per aree tematiche. Ci si può così soffermare sulle origini mediorientali della viticoltura, sulla sua inarrestabile espansione nel Mediterraneo e vengono illustrate le tecniche vitivinicole proprie dell’Umbria.