Gli italiani hanno dato l’addio alle vacanze lunghe dirottando le proprie preferenze verso la periodi compresi fra i 4 ed i due giorni. Il dato emerge dai dati Istat e conferma l’andamento costante negli ultimi anni. “ Gli italiani che hanno scelto la microvacanza territoriale – spiega Claudio Nardocci, Presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco, l’associazione presente in 6 mila comuni italiani con 600 mila soci e 1200 ragazzi del servizio civile – secondo i dati Istat sfiorano una percentuale del 60% degli italiani, segnando un cambiamento radicale degli orizzonti turistici del nostro Paese”.
Questa conferma statistica del cambiamento di costume degli italiani che investe tutti gli eventi di fine settimana che ormai pullulano in ogni parte del Paese e sono parte integrante dei cartelloni estivi, saranno al centro del Convegno nazionale “Turismo territoriale, una strategia per il futuro” che si svolgerà a Trapani il 26, 27 e 28 novembre 2010 a Trapani in collaborazione con la Provincia Regionale di Trapani.
“In questi ultimi anni – ha sottolineato il Prof. Bruno Landi docente di Marketing Turistico – la tendenza degli italiani ad effettuare micro vacanze sta aumentando in maniera esponenziale. Basti pensare che secondo quanto segnalato dagli albergatori a Pasqua 2010 il 17,5% dei clienti proveniva dalla stessa regione in cui era situato l’hotel, il 35% da una regione confinante per un totale del 53. Non si tratta di un dato occasionale visto lo scorso Natale era il 54%. Inoltre sempre nel 2009 i microvacanzieri non hanno fatto solo una vacanza a chilometro zero: il 26% ne ha fatte oltre 5 ed il 7% almeno 10”.
Insomma l’Italia, come il resto dell’Europa, sta dicendo addio alle vacanze intese in maniera tradizionale.
“Inizialmente – ha continuato Nardocci – si pensava che questo fenomeno fosse legato alla bassa congiuntura economica ma con il passare del tempo ha svelato un lato per nulla congiunturale. Grazie alla nuova spinta venuta dai protagonisti del territorio come enogastronomia, associazionismo e tutela del territorio, i fruitori dell’offerta turistica micro territoriale hanno potuto avere accesso all’immenso patrimonio culturale materiale e immateriale del nostro Paese costituito da borghi riscoperti, ambienti, prodotti enogastronomici di nicchia. Il tutto unito dalla riscoperta, da parte dei turisti, dello stare insieme in modi diversi e più gratificanti”. Questo tipo di offerta turistica che vede le Pro Loco in prima linea, ha portato alla ribalta nuovi protagonisti, come ad esempio, i Bed&breakfast, gli agriturismi o i produttori di tipicità. Allo stesso tempo si sono aperte nuove frontiere nel settore commerciale a cui si aggiunge il proliferare di mercatini di fine settimana.
“Purtroppo – ha aggiunto Cettina Spataro assessore alla Provincia Regionale di Trapani – questo tipo di fenomenologia sociale ed economica è cresciuta, come è nella tradizione italiana, in modo creativo ma disordinato, insomma a cespuglio. Da qui la necessità di riflettere e di mettere a punto nuove politiche da parte delle istituzioni nazionali e locali da un lato e, dall’altro, nello spirito della sussidiarietà, dare all’associazionismo privato e alle forme di imprenditorialità diffuse nel territorio, la chance di nuove forme di collaborazione. L’obiettivo è la promozione del territorio al fine di sviluppare strutturalmente un tipo di turismo nato per lo più in forma occasionale.
Insomma è arrivato il momento di creare un’alleanza per territorio”.
26 novembre 2010
Ufficio stampa UNPLI