In quanti da piccoli abbiamo guardato quel cartone Disney con uno sgangerato mago Merlino e quel piccoletto piondo destinato a diventare un grande re. Un destino disegnato nei contorni di una spada incastrata in una roccia… che almeno secondo quella storia si trovava in Inghilterra… ma in pochi sanno che una leggenda simile ha origini nostrane: a San Galgano si custodisce infatti una affascinante reliquia.
Non molto distante da Siena, la patria del Palio, si sentono ancora portare dal vento leggende che narrano di cavalieri e mitiche imprese. Tra le colline della Valle del Merse si trovano i resti di una imponente abbazia è da queste parti che si nasconde una reliquia che scatena la fantasia di molti: la spada nella roccia di San Galgano.
Un giovane Cavaliere nato nel borgo di Chiusdino, a due passi dall’ormai sconsacrata abbazia, viveva tra lussuria ed eccessi.
Una mattina, mentre cavalcava come sue solito pensando al più e al meno, San Michele Arcangelo gli si para avanti e lo conduce alla collina di Montesiepi dove lo aspettano i dodici apostoli.
Quella mattina gli cambia la vita. Galgano Guidotti lascia la sua vita di eccessi e diventa un eremita lasciando la sua spada conficcata in una roccia come simbolo di una croce.
Questo forte simbolo di conversione si trova ancora conficcata nella roccia. Non è chiaro se fu Ré Artù l’imitatore o viceversa, ma di sicuro il periodo in cui si ambientano è all’incirca lo stesso.
Leggenda e realtà sembrano fondersi sulla bellezza della campagna Toscana per dare un motivo ancora per visitare questi posti.
L’intero complesso di Montesiepi composto dall’Eremo e dalla Rotonda, indipendentemente dalla leggenda è sicuramente uno dei siti più affascinanti della Toscana.