Molti vacanzieri questa estate hanno scelto di andare a cavallo. Il turismo equestre ha preso piede già da un po’ di tempo, ma è quest’anno che ha avuto la meglio rispetto agli altri settori.
La regione più fortunata è stata il Lazio con ben 24 centri in più rispetto allo scorso anno e 200 nuovi tesserati.
Il Lazio è infatti una regione che ben si presta all’ippoturismo con itinerari suggestivi tutti da scoprire: dall’Appia Antica alla Via Francigena per andare verso la via Clodia, i “cavalieri” moderni ripercorrono gli stessi percorsi che i loro avi facevano in armatura.
La Via Frangena ad esempio, era percorsa a piedi dai pellegrini, ma è anche la stessa che Sigerico nel 990 percorse per avere l’investitura a vescovo da Papa Giovanni XV.
Nel Lazio ci sono però altri percorsi adatti per chi ama questo tipo di vacanza. Da non perdere è quello che segue il Tevere sino alla Sorgente sul Monte Fumaiolo. Suggestivo è l’itinerario che parte dall’Abbazia di Fossanova per arrivare sino a Roma, oppure quello da Montecassino a Subiaco che replica il viaggio di San Benedetto, che permette di fare tappa in alcune delle più belle abbazie del Lazio.
Mediamente questo tipo di vacanza dura dai due ai sei giorni, un week end ha un costo che si aggira intorno ai duecento euro a persona, compreso di vitto e alloggio.
Gli amanti dell’ippoturismo accoppiano la loro vacanze in strutture agrituristiche che molte volte sono dotate di stalle per i cavalli.
Chi pratica questo tipo di viaggio di solito va in gruppo con la presenza di un veterinario, di un maniscalco e di un istruttore.
Il turismo equestre è l’ideale per tutti coloro che amano la natura e vogliono staccare la spina dalla città per provare le emozioni vere di un tempo.