Oggi ci dedichiamo a un palazzo storico che è da poco divenuto sede della Galleria Nazionale della Puglia Palazzo Sylos a Bitonto.
Splendido esempio del Rinascimento pugliese, fu fatto costruire da Giovanni Alfonso Sylos, come manifestazione esteriore del potere del suo casato. Realizzato su i resti di una chiesa, l’esterno venne terminato nel 1529, il loggiato e l’interno sono del 1583.
L’edificio è un esempio dell’edilizia civile bitontina del XVI secolo, poi diffusa nell’area nord di Bari.
Legata a una tradizione di matrice medioevale con schemi consolidati. Corpo edilizio a corte, facciata continua priva di rilievi accentuati, assenza di ordini architettonici sovrapposti, basamento con grossi blocchi di pietra. Questo lessico passato viene fuso con quello rinascimentale con l’uso costante di repertori classici. Elemento dominante è il loggiato su due livelli. Si accede una grande portale, affiancato da due lesene, con sopra degli stemmi imperiali. Questo si affaccia sul cortile interno porticato di pianta quadrangolare che si erge su otto colonne con capitelli compositi e diversi l’uno dall’altro. Qui si aprono svariati ambienti, frammentati in più unità dalle successive destinazioni d’uso. Una scala a due rampe immette al piano nobile .L’androne è ricoperto da volte ribassate con lunette e mostra degli elementi del rinascimento fiorentino.
Dal 18 aprile 2009 è sede del Museo Nazionale della Puglia e ospita la collezione di Girolamo e Rosaria Devanna. Originari di Bitonto hanno deciso di donare alla loro città natia una collezione artistica di grande valore. Questa è composta da ben 229 dipinti e 108 disegni che coprono un arco temporale che va dal XVI secolo al XX secolo. Ci sono opere di artisti di grande importanza come Il Solimena o Luca Giordano, Lanfranco, Maratta, Baciccio e molti altri.
Un progetto ambizioso che vale la pena visitare.