Gubbio è una piccolo borgo nel cuore dell’Umbria. Negli ultimi anni è conosciuta per una fiction molto amata, Don Matteo, che l’ha scelta come location delle riprese.
Gubbio è però prima di tutto, città storica, le cui origini sono da collocarsi nel periodo preistorico. Fu una città umbra con il nome di Iguvium, e di questo periodo risalgono le celebri Tavole Eugubine (II – VII sec. A. C.). Scoperte nel XV secolo, sono sette tavole in bronzo dove vi è inciso l’alfabeto umbro e quello latino, acquistate dal comune nel 1456, sono attualmente collocate nella cappella del Palazzo dei Consoli.
Dopo un periodo romano turbolento a cui ne seguì un altro ancora più avventuroso Medioevale, Gubbio nel 1384 entrò sotto il dominio dei Montefeltro, duchi di Urbino. Questo se per Gubbio fu da una parte, la perdita del titolo di libero comune, dall’altra ottenne un lungo periodo di tranquillità.
I Montefeltro erano amanti dell’arte e sotto il loro dominio la cittadina umbra rinacque dal punto di vista culturale ed artistico, grazie anche alla costruzione del Palazzo Ducale.
Tra il 1472 e il 1480 Federico da Montefeltro, commissionò al suo interno, uno studiolo ligneo, che diventò il vero e proprio cuore intellettuale del Palazzo. Era un luogo raccolto, molto intimo, dove il Duca amava ritirarsi per dedicarsi alle sue letture e ai suoi studi.
Nel 1874 lo studiolo fu acquistato dal Principe romano Filippo Massimo Lancellotti, abbandonando Gubbio per sempre. Oggi si trova a New York al Metropolitan Museum dal 1939.
Come molte opere d’arte italiane, lo studiolo di Federico da Montefeltro, abbandonando il nostro paese, ha lasciato un vuoto culturale incolmabile.
Oggi questo vuoto è stato simbolicamente riempito, grazie ad una splendida iniziativa del comune di Gubbio, con l’Associazione Maggio Eugubino (che ne ha curato la realizzazione), e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, finanziatrice del progetto.
Lo scorso 11 settembre 2009, lo studiolo è “tornato” nel suo palazzo originario, grazie a un lavoro di ricostruzione durato ben sette anni. Lo studiolo è stato riprodotto, sulla base di una rigorosa documentazione fotografica, tenendo anche conto di tutti i cambiamenti che sono avvenuti nel corso del tempo.
La ricostruzione è stata attenta e meticolosa anche nella scelta dei materiali, sono stati scelti, infatti legni stagionati (alcuni vecchi di più di trecento anni) e strumenti ad hoc dell’ebanisteria rinascimentale.
Il “ritorno” dello Studiolo di Federico da Montefeltro a Gubbio è un’ottima occasione, per fare una passeggiata, in questa splendida cittadina che è tutta da scoprire.