Milano è una delle città più importanti in Italia. Nota per l’ industria e la sua modernità, rispetto ad altri centri italiani, ne viene sottovalutato il suo valore storico. Milano è stata governata, per moltissimi anni dalla famiglia Sforza. Sotto questa Signoria furono realizzate diverse opere, tra cui il Castello Sforzesco.
Era il 1450, quando Francesco Sforza fu chiamato da Filippo V d’Aragona, per difendere la città minacciata dai Veneziani.
Per anni aveva comandato l’esercito milanese e riuscì a sconfiggere la Repubblica di Venezia. Per questa impresa fu acclamato dai milanesi, che lo accolsero come loro liberatore. Da allora iniziò la Signoria degli Sforza su Milano.
Questa fu legittimata con il matrimonio tra Francesco I con Bianca Maria Visconti, figlia del precedente Duca.
Con Francesco I per Milano fu un lungo periodo di pace grazie alle sapienti alleanze con le altre dinastie italiane tra cui quella dei Medici a Firenze.
Il Duca riorganizzò lo Stato di Milano dal punto di vista giuridico, fiscale e amministrativo.
Nel 1466 alla sua morte il Ducato fu preso dal figlio maggiore Galeazzo Maria. Giovane arrogante e privo di abilità politica, riuscì, in un decennio a vanificare il lavoro del padre, inimicandosi le famiglie milanesi ed il popolo. Questo condusse all’organizzazione di una congiura per la sua uccisione nel 1476. Il governo venne preso da Ludovico il Moro.
Con quest’ultimo, Milano rinacque dal punto di vista artistico. Signore raffinato, amante delle arti, della letteratura e della scienze, chiamò a corte grandi architetti e letterati come Bramante e Leonardo. Quest’ultimo fu il consulente fidato del duca, occupandosi di numerose opere cittadine.
Come molti altri regnanti in Italia anche gli Sforza si impegnarono ad abbellire la loro residenza, il Castello Sforzesco. Appena salito al potere Francesco Sforza si preoccupò di ricostruire la vecchia fortezza dei Visconti. Questa fu giustificata ai Milanesi come necessità, per garantire la sicurezza contro i nemici. I lavori furono affidati agli ingegneri militari Jacopo da Cortona, Giovanni da Milano e Marcoleone da Nogarolo. A questi nel 1452 si affiancò il Filarete per il progetto della facciata rivolta verso la città, con l’obiettivo di addolcire il profilo del Castello. Qui realizzò la torre mediana, chiamata Torre del Filarete, che esplose nel 1521 colpita da un fulmine. Nonostante ciò, il Filarete fu ben presto allontanato dai lavori e sostituito con l’architetto militare Bartolomeo Gadio, che rivestiva per lo Sforza il ruolo di Commissario per le fortezze del Ducato. Il Castello venne dotato di massicce torri rotonde rivestite di serizzo a punta di diamante. Inoltre, fu fornito di una cortina muraria di forma quadrangolare, che andava a collegarsi alle mura di Milano, chiamata la “Ghirlandaia”.
Alla morte di Francesco, il figlio Galeazzo Maria continuò i lavori del Castello affidandoli a Benedetto Ferrini. Quando nel 1494 al potere salì Ludovico il Moro, il Castello divenne centro propulsore d’arte. Ludovico il Moro chiamò a corte artisti come Leonardo e Bramante.
Leonardo si presentò al Duca inizialmente come ingegnere militare e civile e solo in seguito come scultore e pittore. L’opera più famosa che qui realizzò, il sommo artista, è la decorazione della sala “delle Asse”. Qui affrescò (uno dei pochissimi affreschi che realizzò Leonardo), la volta con un finto pergolato. Si conservano dei disegni che Leonardo realizzò per il Castello, come una torre osservatorio e tempietti a cupola per le torri angolari.
Ludovico il Moro amava passare e deliziare il suo tempo organizzando feste. Le coreografie e le macchina per stupire gli ospiti erano realizzato sempre dal grande artista. Oggi il Castello Sforzesco è con il Duomo uno degli edifici più rappresentativi di Milano, vale la pena farci una visita.