Come promesso sono qui per proporvi qualche idea utile per passare i vostri week end di svago. Che ne dite di dedicarvi alla cultura e fare un salto a Perugia?
Il capoluogo umbro è una delle più belle città italiane. Tra le varie attrattive vi sono, sicuramente, i numerosi monumenti da visitare e da scoprire. Vi lavorarono artisti di grande fama che adornarono la città con delle opere che ancora oggi sono il simbolo della città. Tra questi spiccano i Pisano che realizzarono la Fontana Maggiore, ma anche Arnolfo di Cambio che invece fu artefice di un’opera oggi smembrata. Siete curiosi? Allora seguitemi!
Alla fine del 1200 il fulcro della città di Perugia era la Piazza Grande. Qui si affacciavano il palazzo dei Consoli, il vescovado, il duomo, ed altri palazzi cittadini.
Un problema che per anni ha tormentato la cittadina umbra era l’approvvigionamento idrico, tanto che i cittadini per decenni erano costretti a pagare ingenti somme, per assicurare il fabbisogno d’acqua alla città.
Nel 1277 questo problema fu ovviato da Frate Bevignate dell’ordine dei Silvestrini. Si narra che era un uomo energico e capace, tanto da riuscire a compiere in pochi mesi i lavori dell’acquedotto e della fontana.
Il successo di questa impresa fu tale che i perugini decisero di dare al frate la cittadinanza di Perugia e la guida delle successive imprese.
L’esecuzione delle fontane cittadine di Perugia furono affidate agli artisti più ingegnosi del Duecento. La Fontana Maggiore alla bottega dei Pisano, mentre la Fontana Minore (oggi scomparsa) ad Arnolfo di Cambio.
La Fontana Maggiore di Perugia è sicuramente il monumento più noto della città e la più antica fontana pubblica italiana.
La decorazione propone per la prima volta un programma enciclopedico – allegorico, con temi religiosi intervallati con simbologie politiche ed ammonimenti di etica civica.
Composta da due vasche di forma poligonale sovrapposte, la prima a dodici facce e la seconda a venticinque facce. Nella prima vasca le statue sono a tutto tondo e sono attribuite all’opera di Giovanni Pisano, rappresentano Perugia, il Trasimeno, Roma, Euliste (il fondatore della città), personaggi biblici ed evangelici. La vasca inferiore è decorata, invece, con sculture a rilievo. Qui troviamo i Mesi, le Arti, scene bibliche e storiche, coppie di animali come allegorie morali.
Allievo dei Pisano fu Arnolfo di Cambio, architetto e scultore, attivo in numerose fabbriche italiane di questi anni. Lavorò al servizio di Carlo I d’Angiò, monarca insediato dalla Chiesa, come suo alleato, nel regno meridionale che era degli Svevi.
Il rapporto con la corte angioina, influenzò Arnolfo nel suo linguaggio artistico, ponendolo a metà strada tra il Gotico dei Pisano e un’attenzione verso i modelli coevi francesi.
Fu chiamato a Perugia nel 1281 per l’esecuzione di una fontana, oggi purtroppo smembrata.
Di quest’opera, conosciuta come Fontana Minore, ne sono rimasti cinque frammenti scultorei realizzati in marmo di Carrara. Questi raffigurano una “Assetata” una “Assetata con brocca“, un “Malato alla fonte“, un “Giurista acefalo” e un “Giurista“. Con molta probabilità la fontana era addossata a una parete ed era dotata di gradini. Risulta che nel 1308 l’opera era già scomposta e le sculture utilizzate come materiale di riuso.
Qui Arnolfo mostra un debito artistico verso i modelli antichi e danno la misura della sua padronanza artistica.
Dubbio ancora il significato del programma iconografico della fontana c’è chi ipotizza un significato religioso e chi un significato civico.
Perugia ha molto altro da scoprire, ma questo tocca a voi farlo, magari facendoci un salto!