Tra gli artisti che contribuirono con la loro arte a rendere il Rinascimento uno dei periodi d’oro dell’arte, vi fu Pietro di Cristoforo Vannucci conosciuto come il Perugino.
Il suo nome d’arte, conduce fuori strada, in quanto molti potrebbero pensare che sia nato a Perugia, mentre in realtà Vannucci nacque a Città della Pieve.
Di origine etrusca, Città della Pieve, si sviluppa su una collina tra i fiumi Nestore e Chiani, dominando la Valdichiana e il Lago di Trasimeno.
Il primo nucleo urbano sorse nel VII secolo d.C., come avamposto fortificato del Ducato longobardo di Chiusi. Fuori dal castrum venne edificata nel VIII secolo una Pieve (chiesa con funzioni battesimali dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, i martiri di Milano). Intorno alla Pieve si andò a creare un piccolo borgo che verso l’anno Mille viene inserito all’interno di una nuova cinta muraria. In questo modo, si andò formare il Castello della Pieve antico nome della città.
Dal 1188 il borgo entrò a far parte del dominio di Perugia, nel XV secolo passò a Braccio del Montone, mentre nel 1550 in mano a papa Giulio III. Quest’ultimo concesse il governariato ad Ascanio della Corgna, che fece arrivare diversi artisti per la decorazione del Palazzo.
Qui nacque il Perugino, nel 1450. La sua formazione avvenne secondo Giorgio Vasari studiando le opere di Piero della Francesca.
Nel 1472 si iscrisse alla Compagnia di san Luca a Firenze, cominciando la frequentazione della bottega del Verrocchio. Tra le opere che lo resero celebre vi furono gli affreschi della Cappella Sistina a Roma. Nel 1481 venne chiamato da papa Sisto IV con altri artisti (Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandio e Cosimo Rosselli), per affrescare i riquadri delle pareti della cappella. In quell’occasione il Perugino realizzò anche una finta pala d’altare nella parete di fondo, con l’Assunta e il pontefice inginocchiato, che fu distrutta per far posto al Giudizio Universale di Michelangelo.
Nel1485 quando fu nominato cittadino onorario di Perugia, a partire dal 1501 i fiorentini cominciarono a chiamarlo il Perugino quando nel capoluogo umbro vi aprì bottega.
A Città della Pieve sono ancora presenti delle splendide opere che il Perugino realizzò per la sua città natale, tra cui il capolavoro “Adorazione dei Magi” del 1504, collocato nell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi in Via P. Vannucci. Altre opere del grande artista umbro sono ammirabili nella Cattedrale dei SS. Gervasio e Protasio, qui vi è il celebre Battesimo di Gesù del 1510 e una tavola con la Madonna in Gloria e Santi del 1514.
Altre opere del Perugino sono presenti fuori le mura, nella chiesa di San Pietro che conserva al suo interno un affresco del 1508, oggi trasportato in tela, raffigurante Sant’Antonio Abate e i SS. Marcello e Paolo. Altra celebre opera è “La deposizione della Croce” del 1517 collocata nella Chiesa di Santa Maria dei Servi.
Per gli amanti dei suoi splendidi paesaggi, interessante è salire nella Torre del Vescovo dal quale si gode uno splendido panorama che spazia fino al Lago di Trasimeno, veduta che ispirò il Perugino in numerose opere.
Se amate scoprire luoghi poco noti e dedicarvi all’arte da un altro punto di vista, conoscendo le origini di un’artista, Città della Pieve vi aspetta!