Alatri è una delle principali e più famose città della Ciociaria, non molto distante da Frosinone. Proprio qui si trova Civita, ossia l’Acropoli di Alatri; cinte murarie in opera poligonale (mura ciclopiche), nelle quali si aprono Porta Maggiore e Porta Minore.
Tutte le mura sono costituite da megaliti, molto ben conservate, che combaciano ad incastro. Per imponenza occorre parlare prima di Porta Maggiore, situata sul lato meridionale delle mura. Questa è veramente imponente, perché è alta 4,5 metri e larga 2,68 e presenta un architrave monolitico di sorprendenti dimensioni, ovvero 4,0×5,13×1,3 m, con un peso stimato in 27 tonnellate. Queste mura sono seconde in Europa, per grandezza, soltanto alla storica Porta dei Leoni di Micene. Nelle vicinanze della Porta vi sono tre nicchie, la cui funzione sarebbe stata di contenere le statue degli dei protettori della città.
Quella Minore (chiamata pure Porta dei Falli o della Fertilità) è, invece, collocata sul lato settentrionale ed è pure molto più piccola (m 2,12×1,16) rispetto a quella Maggiore. Il nome di Porta dei Falli deriva dal fatto che sono stati ritrovati 3 falli, simboleggianti ovviamente la fertilità. Si ritiene, quindi, che nell’antichità sia servito da passaggio per alcuni riti pagani.
Risalire alla fondazione dell’Acropoli è tutto tranne che facile, ma alcuni ritengono che la datazione della fondazione di Alatri debba essere messa in relazione con il periodo precedente alla Seconda Colonia Pelasgica (perciò 1539). Diversi ricercatori, invece, la collocano al VI secolo d.C.
Infine, va sottolineata pure la presenza del Portico di Betilieno, fatta costruire, dal censore Lucio Betilieno Varo, nella seconda metà del II secolo a.C. , per collegare l’Acropoli al Foro cittadino.