Quanti nomi può avere un determinato piatto? Addirittura quattro, come nel caso di un tipico piatto della Toscana, ossia la panzanella, chiamata anche pansanella, panmolle o panmòllo.
È diffuso, però, non solo in Toscana, ma pure in Umbria, Marche e Lazio, insomma nell’Italia centrale.
La sua ricetta tradizionale? Innanzitutto pane raffermo, poi cipolla rossa, olio, aceto, basilico e sale. Il pane deve essere lasciato a bagno in acqua e poi strizzato fino a sbriciolarlo e spezzettarlo per mescolarlo poi agli altri ingredienti. Tuttavia nelle altre regioni prima citate, le fette di pane raffermo vengono bagnate ma non spezzettate; quindi come nel caso di una bruschetta. Non è certamente una ricetta recente, ma non si hanno notizie certe riguardo alla sua origine. Col tempo, però, sono stati aggiunti agli ingredienti il pomodoro, il cetriolo, le carote e le olive speziate.
La panzanella viene di solito servita durante le feste o particolari ricorrenze ed è generalmente considerato come piatto unico.
Infine, una curiosità: nelle Marche vi è proprio una sagra dedicata interamente a questo piatto, che si tiene tutti gli anni presso il Campo della Fiera di Lamoli, una frazione del comune di Borgo Pace, provincia di Pesaro e Urbino. Stessa cosa avviene, in prossimità di Ferragosto, a Onelli, un piccolo paese del comune di Cascia, provincia di Perugia.