Il turismo enogastronomico permette, diciamo, l’esplorazione delle realtà enogastronomiche (l’insieme dei prodotti che una data comunità di persone riesce a produrre e, quindi, a consumare in rapporto ad un precisa località).
Valpolicella, zona collinare che anticipa le Prealpi Veronesi nel Veneto, è celebre proprio per il successo del turismo enogastronomico. Essa comprende 7 comuni, tutti facenti parte della provincia di Verona.
Fin dall’antichità, Valpolicella è rinomata per la viticultura, in particolare per la produzione del vino Amarone. Qui troviamo parecchi terreni coltivati a vite, pesco, fico, rosmarino, melograno, ecc… Per quanto riguarda, invece, la vegetazione spontanea, troviamo querce, frassino, cipresso ed alloro.
Da sempre, possiamo dire, questa località ha avuto nell’agricoltura la sua principale fonte di ricchezza. Negli ultimi decenni, in particolare, si è sviluppata parecchio la viticoltura e l’espansione, quindi, di diverse aziende agricole e di cooperative. Tuttavia, un grosso problema è, spesso, rappresentato, dalla grandine. Così, per arginare i danni, per salvaguardare i frutteti, vengono spesso impiegate reti di protezione.
Si capisce subito che il turismo ha un ruolo rilevante in questo dato territorio e ciò grazie pure ad un clima gradevole e la creazione, ultimamente, di alcuni centri benessere e termali.
Infine, la Valpolicella è piena di belle ville (non meno di 80), che risalgono gran parte al XV secolo. Qualche nome? Villa Santa Sofia, Villa Porta, Villa Lebrecht…