La cattedrale di Catanzaro è la chiesa principale della diocesi.
Costruita nel XI secolo fu consacrata da Papa Callisto II. L’edificio fu voluto dal feudatario locale, Goffredo di Loritello. Quella che vediamo oggi, non è la struttura originaria, ma frutto di una ricostruzione avvenuta, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Durante l’evento bellico, infatti, la chiesa fu colpita duramente dai bombardamenti.
Dalla documentazione cartografica è comunque possibile ricostruire la pianta originaria dell’edificio. Il suo schema è simile a quello delle cattedrali di Otranto e di Umbriatico.
Si trattava di una pianta longitudinale a tre navate con un transetto non sporgente, terminante con un coro triabsidato e con abside centrale più grande. Vi erano più accessi, tre dalla facciata e uno per ogni lato. La struttura era affiancata da una robusta torre campanaria.
Le navate erano scandite da dei robusti pilastri, che sono stati mantenuti nelle diverse ricostruzioni.
Come abbiamo già detto, durante la Seconda Guerra Mondiale, la cattedrale subì degli ingenti danni, che privarono i catanzaresi di uno dei monumenti più antichi della città.
Nel 1955 cominciarono i lavori di ristrutturazione che però seguirono una tendenza del tutto arbitraria.
Furono distrutti i lapidi, gli altari i fastigi originari del 1122, testimonianze uniche storico artiche di quel periodo. A seguire i lavori fu l’Architetto Franco Domestico, che realizzò un progetto che dal punto di vista urbanistico calcava la struttura preesistente. Ad esempio è stato replicato il “westwerk” dell’epoca normanna. Alcune opere d’arte sono state salvate e ne furono aggiunte di moderne. Nel 1984 la cattedrale fu visitata da papa Giovanni Paolo II. In commemorazione dell’evento fu realizzata una porta con i contenuti di fede e di storia. In occasione del Giubileo del 2000 furono aggiunte altre porte commemorative.
Nonostante ciò il Duomo di Catanzaro, è un simbolo della città, e domina il centro cittadino con la sua imponenza architettonica.