Probabilmente si tratta del piatto in assoluto più conosciuto ed apprezzato della cucina toscana. Si sta parlando della bistecca alla fiorentina, un piatto che è pure stato al centro di polemiche negli anni passati.
Innanzitutto dobbiamo dire che si tratta di un taglio di carne di vitellone, comprensivo dell’osso e da cuocersi (preferibilmente) al sangue sulla griglia, oppure sulla brace. Da evitare, quindi, piastre a gas e quelle elettriche, questo perché la carne deve trovarsi, all’inizio, accanto ai carboni (di quercia o di leccio). Si dovrà formare una bella crosta e, solo allora, occorrerà diminuire un po’ la fiamma. Il segreto della bistecca alla fiorentina? La carne dovrà, al termine della cottura, risultare colorita all’esterno, ma rossa e morbida all’interno. Il piatto è accompagnato spesso con insalata, oppure fagioli cannellini all’olio. A tavola poi non dovrà mancare un bel vino bianco, magari Chianti.
Tutti ricorderanno la famosa epidemia del 2000-2001 dell’encefalopatia spongiforme bovina, meglio conosciuta come “morbo della mucca pazza”. Questo ha portato alla messa al bando della bistecca alla fiorentina, il tutto con diverse polemiche al seguito. Questa situazione è terminata nel 2006, quando il celebre piatto toscano è potuto tornare nelle tavole degli italiani.
Secondo la tradizione, infine, questo piatto sarebbe apparso all’epoca dei Medici, quando la città era importante crocevia di viaggiatori provenienti da ogni parte. Proprio a loro sembrerebbe venisse offerta la prelibata bistecca.