Oggi concludiamo il nostro breve itinerario in Basilicata. Ci dedichiamo a Potenza, in particolare a uno dei monumenti più antichi della città. la Torre Guevara.
Risalente al IX secolo d. C., faceva parte del castello cittadino, oggi non più esistente.
Incerte sono le notizie sulla sua origine, pare comunque che sia riferibile all’arte longobarda.
La torre fu costruita prima del castello, come elemento di difesa autonomo. Successivamente intorno ad essa fu costruito il castello.
La torre ebbe, per tutto il medioevo, un’importante ruolo per la difesa della città di Potenza, assediata dagli attacchi dei barbari, ma anche come controllo del territorio. La torre e il castello seguirono le vicende delle famiglie che si alternarono, al trono di Potenza.
Nel 1268 con la vittoria di Carlo I d’Angiò il Castello fu quasi distrutto. Con la fine del regno angioino, salirono al potere agli Aragonesi, che diedero la città, a Don Indico de Guevara.
Questa famiglia, a differenza delle altre che si erano alternate al governo della città, lasciarono segno del loro dominio.
Nel 1445 furono ristrutturate le mura di difesa cittadine di epoca normanna. Sempre ascrivibili a questa dinastia furono altre opere di ristrutturazione, come il restauro del palazzo del Seggio, la ricostruzione del chiostro duecentesco di San Francesco, e il convento e la chiesa di Santa Maria del Sepolcro.
Alla fine del Quattrocento fu costruito il nuovo palazzo comitale. Da allora il castello perse la sua funzione residenziale, e venne abbandonato. Nel 1621 il castello fu usato dai Frati Cappuccini come ospizio.
In seguito, la città passò in mano ai Loffredo, che vollero far diventare il castello una chiesa ed un monastero. Nel 1810 fu tolto all’ordine e divenne sede dell’Ospedale di San Carlo. Con questa nuova funzione la struttura subì importanti lavori di ristrutturazione, nel 1927 fu aggiunto un fabbricato. Durante la seconda guerra mondiale la struttura fu rasa al suolo. Dell’epoca, come unica testimonianza è rimasta la torre.