Uno dei dolci tipici del Lazio per antonomasia. Un dolce molto amato da tutti i golosi e non solo di questa regione del Centro Italia. Si sta parlando del maritozzo, particolarmente diffuso nella Capitale.
Perché, però, proprio un simile nome? Che vuol dire, insomma, “maritozzo”? Tutto proviene dall’usanza di offrire questo dolce nei periodi matrimoniali. Le future spose che lo ricevevano, infatti, soprannominavano “maritozzi” coloro che li offrivano, così da farne derivare l’origine del nome.
Tale dolce è costituito da pane morbido preparato con pinoli, uva e scorzetta d’arancia candita e, eventualmente, tagliato in due, per lungo, lo si completa con della panna montata.
Occorre, in primo luogo, fare ammollare l’uvetta in acqua tiepida e tritare il cedro a pezzetti e grattugiare la scorza d’arancia.
Setacciare poi le due farine su un piano di lavoro e mettere il lievito sciolto in poco latte, le uova, l’olio e il cedro con l’arancia ed un po’ di sale.
Impastare bene il tutto, fino a formare una palla e metterla in una ciotola a lievitare per 2-3 ore.
Seguirà, a questo punto, la preparazione dei panetti di circa 50 grammi, dove occorrerà dargli la forma allungata tipica del maritozzo. Spruzzare, quindi, con il latte, spennellare con l’uovo diluito in poca acqua e far lievitare per altri 30 minuti . Infine, farlo cuocere in forno caldo a 180C° per 20 minuti circa. Montare la panna zuccherata, tagliare i maritozzi e guarnirli. Non rimane, dunque, che gustarseli, nella speranza che non ci sia urgenza immediata per incominciare una dieta!