Come si fa ad andare a Capri senza, però, recarsi alla celebre Grotta Azzurra? Impossibile, direi, anche perché contribuisce, eccome, al fascino di questa bellissima isola.
La cavità è di origine naturale, lunga, più o meno, 60 metri e larga circa 25, e si trova lungo il versante Nord Occidentale dell’isola, sotto i resti della Villa Damecuta di Anacapri. La Grotta (conosciuta in passato come Grotta di Gradola) può essere visitata, tuttavia, soltanto per mezzo delle tipiche barche a remi di piccole dimensioni, perché l’entrata è veramente molto stretta. A seconda poi del livello del mare, le guide di queste barche a remi chiedono ai turisti di chinarsi in corrispondenza dell’imboccatura. Non è una rarità, inoltre, notare queste stesse guide che parlano e cantano mettendo in risalto echi e sonorità del sito.
Senza dubbio è da notare quel particolare gioco dei colori creato dalla luce esterna, che penetra attraverso la sua parte sommersa, che può variare nelle diverse ore del giorno e col cambio pure delle condizioni atmosferiche.
Gli imperatori dell’antica Roma trascorrevano le vacanze sull’isola e, a quanto sembra, utilizzavano questa Grotta come piscina privata (Tiberio potrebbe aver fatto costruire proprio un passaggio segreto fra la sua villa e la Grotta Azzurra (sul fondo della grotta, infatti, sono state rinvenute diverse sculture risalenti a quel periodo storico).
Unico aspetto negativo, per così dire, è il dover affrontare lunghe code di turisti, soprattutto nei mesi estivi).