L’Italia è terra di castelli , fortezze, ed elementi difensivi, molti dei quali posti sul mare ricordo lontano delle vecchie battaglie e delle invasioni, che il nostro paese ha dovuto subire. Tra questi spicca il Castello Aragonese di Otranto.
Ancora una volta ci troviamo in Puglia e non potevamo dire completo il nostro itinerario alla scoperta di questa regione senza menzionare questo monumento.
Storia del Castello Aragonese
Il Castello di Otranto è conosciuto anche come Forte a Mare e fu voluto da Ferdinando I d’Aragona tra il 1485 e il 1498, sui resti di un fortino preesistente di epoca Bizantina.
Per i lavori furono chiamati Ciro Ciri e Francesco di Giorgio Martini, come consulente, esperto di architetture militari.
Voluto dopo l’invasione turca del 1480, furono costruite dagli spagnoli delle poderose mura difensive. In quell’occasione furono costruite tre torri Ippolita, Alfonsina e Duchessa che racchiudono l’antico centro di Otranto.
Di forma trapezoidale le torri sono poste nei tre angoli, nel quarto angolo vi è uno spuntone a forma di lancia chiamato punta di diamante, mentre il quinto è vuoto. Nel piazzale superiore del castello vi era un cannoniere e merlone.
Dal cortile interno, di forma quadrangolare si raggiunge un ballatoio, che lo circonda interamente. Il Castello è protetto da un fossato con tre torrioni cilindrici angolari. Al suo interno le sale superiore erano per disorientare il nemico. Quelle inferiori ricche di scorciatoie, sotterranei e vie di fuga.
Nell’Ottocento l’apparato difensivo fu manomesso dalle milizie napoleoniche. Il Fossato fu riempito di terra. Recentemente è stato restaurato, in occasione dei quali, l’antico fossato e il ponte levatoio sono tornati alla luce.
Oggi il castello ospita mostre ed eventi.
Per informazioni sulle attività e gli eventi ospitati è possibile visitare il sito ufficiale del Castello Aragonese