Gonnosfanadiga è una località che si trova nella provincia del Medio Campidano, in Sardegna. Il centro abitato è situato alle pendici della montagna ed è attraversato dal rio Piras, corso d’acqua a carattere torrentizio, che ha di certo svolto un ruolo rilevante nella nascita e nel successivo sviluppo di questo paese.
Da ricordare che, nel corso della seconda guerra mondiale, Gonnosfanadiga dovette subire un tremendo bombardamento ad opera degli americani nei confronti della popolazione civile. Il drammatico evento, di cui tuttora non si è avuta ancora una vera giustificazione, provocò oltre cento civili uccisi e decine di feriti.
Diversi i siti archeologici di rilievo, tra cui la tomba di S. Cosimo I, situata in località San Cosimo, chiamata pure Sa Grutta de Santu Giuanni. Qui vi furono rinvenuti numerosi oggetti, fra cui svariati manufatti in vasellame (ciotole e olle) ed una collana in pasta vitrea e vetro.
Per quanto riguarda le aree naturali, da segnalare senza dubbio il parco Perd’e Pibara, collocato a sud del paese. Troviamo una fauna particolarmente numerosa, svariate specie di funghi ed una grande zona di rimboschimenti misti, quali sughere, latifoglie e pini.
Fino anni ’70, l’attività mineraria era une delle principali occupazioni in questo territorio e tante sono oggi le miniere dismesse.
Diverse sono, infine, le sagre qui presenti, fra cui quella delle olive, che si svolge a fine di novembre, nel pieno della campagna olivicola, e coinvolge piccoli e grandi produttori locali, artigiani e commercianti che operano nella filiera paesana (la produzione olivicola, come pure l’artigianato dolciario, sono all’apice dell’economia di Gonnosfanadiga).