Un primo piatto tipico della cucina napoletana? Il pensiero va, o dovrebbe andare subito, alla pasta alla puttanesca, chiamata pure “olive e capperi”. Un piatto semplice semplice, ma molto gustoso ed apprezzato anche in tutta la Penisola.
Come si prepara, che ci vuole insomma? Ovviamente tutti prodotti naturali, ad iniziare dal pomodoro, olio d’oliva, olive nere di Gaeta, aglio e prezzemolo. Le offerte pasta sono sempre numerose, ma qui vanno pure bene dei semplici spaghetti. C’è da dire però che esiste pure una piccola variante, questo perché nel Lazio si usa spesso aggiungere delle acciughe sotto sale. Lo si può, inoltre, inserire tra le ricette veloci, che non necessitano di chissà quanto tempo per la preparazione. E per quanto riguarda un buon abbinamento vino? Potrebbe andar bene un rosso giovane, un Lambrusco magari.
Ma perché proprio una denominazione come “puttanesca”? Ad esempio, Jeanne Caròla Francesconi, esperta di cucina e cultura partenopea, riporta nel suo libro intitolato “La vera cucina di Napoli” (Newton Compton), quanto segue: “Questi maccheroni, sebbene più ricchi dei loro parenti, si chiamavano alla marinara. Ma subito dopo la seconda guerra mondiale, a Ischia, il pittore Eduardo Colucci, non so come né perché, li ribattezzò con il nome con cui oggi è generalmente conosciuto. Colucci, che viveva per gli amici, d’estate abitava a Punta Molino – in quel tempo uno degli angoli più pittoreschi di Ischia – in una rustica e minuscola costruzione; camera con cucinino e un terrazzo in mezzo al quale si innalzava un albero di ulivo. Oltre ai consueti più intimi amici, sfilavano sulla sua terrazza le più svariate personalità italiane e straniere. E lui, dopo aver offerto come aperitivo un fresco e genuino vinello d’Ischia, improvvisava spesso una cenetta a base di questi maccheroni che erano la sua specialità…”
Escludendo leggende e tradizione, una cosa è però sicura: gli amanti dei primi piatti non possono che apprezzarla questa puttanesca!