Gaeta si trova in provincia di Latina ed è città che può interessare i turisti per vari motivi. Ma, innanzitutto, perché una simile denominazione?
Non vi è, occorre subito dirlo, certezza sull’origine del suo nome. Il geografo greco Strabone, ad esempio, indicò la sua provenienza dal termine “Gaetas”, impiegato dai pescatori laconi per indicare il sito, con chiaro riferimento all’ampia insenatura del suo golfo. Diodoro Siculo, autore della celebre storia universale “Bibliotheca historica”, collega tale territorio al mito degli Argonauti, facendo provenire il nome della città da “Aietes”, mitico padre di Medea. Durante l’Impero Romano, Gaeta era posto molto rinomato, sede di ville di imperatori e patrizi.
Da sottolineare la presenza della Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta, consacrata nel 1106 e caratterizzata da stile neogotico. Da menzionare pure il Santuario della Santissima Annunziata e la chiesa di San Giovanni a Mare. Per quanto riguarda le aree naturali, vi è il Parco regionale urbano Monte Orlando, con svariati luoghi di interesse, fra cui la “Montagna Spaccata”, una sorta di monumento a ridosso al mare, mentre in cima al Monte Orlando vi è il Mausoleo di Lucio Munazio Planco.
Caratteristica di Gaeta è la presenza di sette spiagge, tra cui quella di Serapo, Quaranta Remi, dell’Ariana e dell’Arenauta.
L’evento folkloristico più importante è, forse, il “Gliu Sciuscio”, quando nella sera del 31 dicembre, alcune orchestre formate da giovani gaetani, utilizzando strumenti musicali, girano per i negozi e per le case di Gaeta, intonando canti tipici per augurare al padrone di casa un buon anno nuovo.
Per quanto concerne la cucina, infine, molto conosciute in tutte le regioni italiane sono le olive nere di Gaeta, poi i mostaccioli, ovvero dei tipici dolci natalizi e la Tiella, una pizza rustica.