Come si monta una tenda

In fretta, più in fretta che puoi!

Magari chi sta per scegliere una tenda penserà alle sue caratteristiche tecniche e, sobillato dal commesso di turno, si perderà tra dati come la colonna d’acqua (!!!) che il telo può reggere o il peso della paletteria o… semplicemente il colore della stessa da abbinare a tavolini e sedie. Lo so è capitato anche a noi (ehm, guardando le foto potrete vedere che il colore non è mai stato un problema). Comunque sia, come avviene per le maggiori Verità frutto di rivelazioni in momenti mistici, in  un campeggio in Germania sotto una colonna d’acqua incessante, ho visto la luce: non importa la forma, il colore, il peso ecc. ecc., quello che è fondamentale è la rapidità di montaggio.

E non pensate subito con sufficienza alla vostra immagine idilliaca di campeggio, assolato, con bambini che scorrazzano di qua e di là e voi che vi prendete un caffè prima di piantare i picchetti: in quei casi montare la tenda sarà un hobby, come l’origami o il giardinaggio bonsai.

Pensate invece che, spinti dalla febbre dei vagabondi.it , magari avete pianificato una tappa un po’ troppo esagerata e siete costretti ad arrivare al campeggio verso le 22 (che in alcune parti della Germania è notte fonda inoltrata) e, trattati con insofferenza da un gentile ma assonnato addetto alla reception che non parla inglese siate stati inoltrati in un pratone spoglio e buio destinato ai vag…campeggiatori da una notte e via. Pensate anche che il nuvolone nero che avete brillantemente evitato sfruttando l’assenza di limiti di velocità delle autostrade tedesche abbia finalmente fatto a tempo a raggiungervi. In quel caso avete 5 minuti per montare tutto quanto. Infatti anche se piove la tenda si monta lo stesso: è un fatto di principio. A questo punto, però, mi sento di sconsigliare le cosiddette “tende da lancio”: quelle che il commesso ci avrà fatto vedere in un’afosa giornata di luglio, lanciandole in area al grido “montati!”. In quel caso la tenda in questione, forse un po’ troppo nostalgica di qualche vecchio cartone animato giapponese (chissà perché hanno sempre bisogno di lanciarsi in aria per fare anche un banalissimo cambio d’abito), si sarà srotolata e montata di tutto punto prima di atterrare rimbalzando allegramente sull’erbetta del giardino del negozio. Purtroppo un’altra jattura nel montaggio della tenda è il vento forte, specialmente sulle coste dell’Atlantico e del Mare del Nord. Anche se in Italia è più raro, c’è comunque il rischio di lanciare la tenda e vederla atterrare nel Kentucky. Poi ci andate voi a riprenderla?

In ogni caso i consigli principali da dare a chi non ha mai montato una tenda sono quelli soliti, che davo già 11 anni fa: impratichirsi in condizioni ottimali (bel tempo, terreno ideale, compagni cooperativi, piene energie) per poi essere preparati alle condizioni reali (tempo schifoso, visibilità 0, compagni che si danno alla macchia con la scusa di ispezionare i bagni, energie a zero dopo 900 km di strade statali). In particolare bisogna essere sicuri che tutti gli ospiti della tenda sappiano montarla e smontarla anche da soli. E’ ovvio che da soli si è più lenti, ma meglio lenti che bloccati.

Se poi vi fate infinocchiare dal venditore e vi comprate una tenda ultra tecnica che riuscite a montare in 40 minuti anche col bel tempo… sappiate di essere in buona compagnia… abbiamo appena comprato una cosa del genere per resistere ai venti artici del viaggio di quest’estate e ancora ce ne stiamo pentendo (siamo riusciti ad abbassare i tempi a 15 minuti, ma dobbiamo arrivare a 5 e non so proprio come faremo).

 

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