Continua il nostro viaggio in Abruzzo siamo a Chieti. Anche questa città è piena di luoghi da scoprie e visitare, tratteremo la Cattedrale di San Giustino, la più importante chiesa di Chieti.
L’edificio fu costruito su una struttura preesistente composta da ben due fabbriche. Nel 1069 il vescovo Attone I si preoccupò di costruire una chiesa che oggi però non è quasi più visibile.
L’edificio odierno risale al Seicento quando Matteo Seminiato, arcivescovo-conte di Chieti, si interessò per promuovere una grande ristrutturazione. In questo periodo la chiesa assume la forma tardo barocca che ancora oggi si può ammirare.
Come gli altri edifici, abruzzesi che abbiamo trattato, anche questo edificio fu restaurato negli anni Trenta del Novecento secondo il principio purista, che vede il ritorno della cattedrale alle forme medievali ispirate ai pochi elementi superstiti nella zona absidale e sui modelli romanici dell’area adriatica. Furono dei cambiamenti radicali che videro l’eliminazione dell’ingresso laterale, l’apertura di un nuovo portale , una nuova facciata per il transetto. Anche negli anni Settanta continuò questa campagna “arbitraria” di restauro con l’eliminazione delle decorazioni barocche della cripta, per riportare alla luce il sottostante strato medioevale di mattoni a vista e poche tracce di affreschi.
La Cattedrale di San Giustino è un edificio a pianta basilicale con tre navate divise da pilastri, con transetto. Termina con un presbiterio sopraelevato e con tre absidi per ogni navata.
Queste tra di loro sono asimmetriche. Nella navata sinistra vi è la cappella del Sacramento che prosegue oltre la pianta della chiesa. Nella navata destra vi è solo una piccola nicchia contenente la fonte battesimale.
Gli ambienti laterali sono coperti a calotta, mentre la centrale è coperta da una volta a botte lunettata. Nel transetto vi sono due altari riccamente decorati, e nelle absidi vi sono due cappelle. Sopra il transetto si imposta l’imponente cupola, elemento centrale dell’edificio.
Un edificio che ha passato diverse fasi storiche che però vale la pena visitare.