Non è facile imbattersi in guide che consigliano una gita a Castelpetroso e forse questo è uno dei motivi che mi ha particolarmente incuriosito quando mi sono imbattuta nelle immagini di un luogo fantastico, uscito quasi da un libro di favole, la Basilica Minore dell’Addolorata.
Le origini di Castelpetroso
Poco piu di mille abitanti vivono tra le valli di Bojano e Carpinone in un piccolo borgo del Molise diviso in cinque frazioni al centro delle quali si trova il cuore medievale dell’abitato dove sono pochissime le persone che vi vivono.
Le origini di questo borgo vanno ricercate intoro all’anno Mille quando, su un terreno aspro e roccioso, si costrui un castello che fu abitazione di famiglie illustri a partire da Carlo I d’Angiò, per passare a Giovanni D’Angelo, a Carlo II d’Angiò, fino alla famiglia De Rossi.
Per anni il castello è stato simbolo di Castelpetroso e oggi ancora al suo interno custodisce un interessante museo della civilta’ contadina e uno stupendo presepe storico.
Gli anni hanno pero’ cancellato l’importanza del castello che si è visto sovrastare invece dalla meravigliosa Basilica.
La storia della Basilica di Castelpetroso
La storia di una delle Basiliche piu’ belle d’Italia prende vita il 22 marzo 1888 quando a due pastorelle apparve la Maria Addolorata piangente con il figlio ormai morto ai piedi. L’apparizione si ripetè il 26 settembre dello stesso anno al Vescovo di Bojano.
Si inizio’ allora a costruire la basilica, ma si dovette aspettare quasi un secolo perchè venisse consacrata (1975 ).
Arrivare lungo il Sentiero di Tobia
Oggi la Basilica è visitata da numerosi pellegrini ogni anno ed è spesso raggiunta attraverso il Sentiero di Tobia, un itinerario religioso/naturalistico inaugurato nel 2011.
Il percorso è segnalato da 11 pannelli in legno sui quali sono intagliate le tappe del cammino di Tobia.
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