Napoli è stata troppo volte al centro di fatti di cronaca e problemi ambientali che ne hanno purtroppo messo in ombra il suo fascino indiscusso.
Capita, molte volte, che quando avvengono dei fatti negativi, ben presto si dimentica quello che c’è di bello. Noi di Vagabondi siamo qui per proporvi un giro per Napoli per ridare un po’ di valore a questa fantastica città tutta da scoprire.
Napoli è prima di tutto città d’arte, il suo tessuto urbano, custodisce alcuni tra i monumenti più belli che ci sono nel nostro paese, che si affacciano nelle piazze più belle in Itali tra cui Piazza del Plebiscito.
Oggi Piazza del Plebiscito è simbolo di un rinnovamento che è avvenuto a Napoli nel 1994 in occasione del G7. Da quel momento la piazza è diventata pedonale ed è stata restituita ai visitatori e ai suoi cittadini. Prima infatti era un parcheggio pubblico per far fronte all’incremento delle autovetture. Oggi Piazza del Plebiscito, è utilizzata ai fini culturali, per concerti e manifestazioni. A Natale vengono installate al centro di essa opere di arte contemporanea. Tra i diversi artisti che hanno esposto vi sono Mimmo Paladino, Richard Serra, Rebecca Horn e Liuciano Fabro.
Piazza del Plebiscito fu per secoli un’area irregolare dove avvenivano feste cittadin, e in occasione delle quale venivano allestite le macchine da festa progettate dagli architetti dell’epoca. Originariamente lo spazio della piazza ospitava alcuni conventi che sono stati demoliti nel corso degli anni per fare posto agli attuali palazzi.
A partire dal Seicento fu gradualmente regolarizzata in occasione della ricostruzione del palazzo Reale progettato da Domenico Fontana per i Vicerè spagnoli, da allora prese il nome di “Largo di Palazzo”.
Il suo nome attuale deriva dal plebiscito del 1860, quando Napoli e tutto il Meridione ratificarono la propria annessione al Regno dei Savoia. A sud della piazza c’è Palazzo Salerno costruito nel 1775. Prima fu utilizzato come sede militare e ministeriale ed in seguito come abitazione personale del Principe da cui ha preso il nome. Attualmente è di nuovo sede militare. A nord vi è il Palazzo Reale e il Palazzo della Foresteria. Quest’ultimo è stato costruito nel 1815 ed ospita la prefettura.
Al centro della piazza vi era il Convento di San Luigi realizzato sotto la dominazione Aragonese. Nei primi anni dell’Ottocento questo fu distrutto per far posto alla nuova piazza del Foro creato dal governo napoleonico nel 1805- 1815. Elemento dominante è il colonnato semiellittico in stile neoclassico progettato da Leopoldo Laperuta e la basilica dedicata a Francesco di Paola.
Questa fu voluta al ritorno dei Borboni, da Ferdinando IV, Re di Napoli come ex voto per aver riconquistato il regno dopo il dominio francese.
La chiesa fu progettata da Pietro Bianchi nel 1816 e il 1836 e riprende come modello il Pantheon. L’edificio sacro è preceduto da un pronao in stile neoclassico, sormontato da un timpano con ai vertici le statue della Religione, di San Francesco di Paola e di San Ferdinando.
Nella piazza vi sono due statue equestri in bronzo. Una è opera di Antonio Canova, che prima doveva realizzare Napoleone a cavallo. Quando ritornarono i Borboni, Re Ferdinando volle mantenere una statua, confermando l’incarico a Canova però con la figura del padre Carlo, e poi ne fu commissionata una seconda di se stesso ad Antonio Calì. Piazza del Plebiscito è uno dei luoghi più visitati dai turisti che si recano nella bellissima Napoli. A molti viene proposto un simpatico gioco. Il turista viene fatto bendare e invitato a camminare dritto attraversando tutta la piazza, partendo da Palazzo Reale. La particolare pendenza della piazza farà virare la persona impedendogli di proseguire dritto. Una volta aperti gli occhi si sentirà smarrito, notando che la traiettoria non è quella creduta.