Non potevamo concludere il nostro viaggio alla scoperta della bellezza della Sicilia senza parlare di uno dei siti archeologi più belli al mondo, la Valle dei Templi di Agrigento.
La sua unicità è tale che è stata inserita dall’UNESCO, nell’elenco dei luoghi giudicati Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Oggi la Valle dei Templi è una delle principali mete turistiche conosciute in tutto il mondo.
Risalente al periodo della Magna Grecia è caratterizzata dai resti ben sette templi di ordine dorico.
Il tempio di Hera Lacinia, il tempio della Concordia, il tempio di Eracle, il tempio di Zeus Olimpico, il tempio dei Dioscuri, il tempio di Vulcano e il tempio di Esculapio. Nella valle dei templi è inoltre ubicata la tomba di Terone.
A livello paesaggistico ci si trova di fronte a un luogo di rara bellezza, dove è possibile ammirare la grandiosità della popolazione greca, che ha lasciato in Sicilia traccia indelebile del loro passaggio.
L’imponenza architettonica domina ancora questa valle, che ha mantenuto nel tempo il suo fascino indiscusso. Ogni tempio ha la sua storia, cercheremo brevemente di ripercorrerla.
Il tempio di Hera Lacinia è un di stile dorico, periptero con 6 colonne per 13. Fu edificato nel 450 a. C. su uno sperone di rialzo. E’ preceduto da un pronao e opistodomo. Oggi si conserva il colonnato settentrionale con l’epistilio, parte del fregio e pochi elementi degli altri tre fregi. Un tempio che ancora mostra quasi intatta la sua imponenza architettonica è quello della Concordia. Anch’esso fu costruito su un basamento per superare i dislivelli del terreno roccioso. Ad oggi per il suo stato di conservazione è uno dei templi di epoca classica più notevole del mondo greco.
Fu costruito tra il 440 a.C e il 430 a. C. si erge su una kepridoma di quattro gradini anch’esso ha una pianta di 6 per 13 colonne. Grandiose sono le massicce colonne con venti scanalature, e ben visibili sono il fregio di triglifi, le metope e i timpani. Esternamente e internamente il tempio era rivestito di stucco e decorato con motivi policromi. Successivamente nel VI sec. d. C. fu trasformato in chiesa. Questa modifica comportò dei cambiamenti notevoli alla struttura del tempio. Per cambiarne l’orientamento fu abbattuto il muro di fondo dove vi era la cella, vennero chiusi gli intercolumni e all’interno furono fatte dodici aperture ad arco in modo da creare le tre navate. All’interno e all’esterno, della chiesa, furono realizzate delle fosse di ambito cimiteriale che in epoca erano in stretto rapporto con l’edificio religioso.
Approdiamo al tempio di Esculapio posto al centro della piana di San Gregorio in posizione più decentrata ed isolata rispetto agli altri. La datazione è dubbia sembra che esso sia antecedente agli altri, intorno al V sec. a. C. Ad oggi sono ancora visibili parti della trabeazione, con gronde a testa leonina, fregio e geison frontale.
Di datazione incerta è anche il tempio di Ercole. In base ai caratteri stilistici è stata ipotizzata intorno agli ultimi anni del VI sec. a. C., ma probabilmente fu realizzato prima.
Sull’altro lato della strada si stende una vasta spianata, dominata dal gigantesco campo dell’Olympeion. Qui è presente una grande area santuaria dove è collocato il tempio di Zeus che oggi è un cumulo di rovine. L’edificio, infatti, fu utilizzato come cava di pietra per la realizzazione dei moli di Porto Empedocle. Come doveva essere il tempio, all’epoca, è noto, tanto che ad esso è dedicata un’intera sala del Museo Nazionale. Esistono dei dubbi solo per quanto riguarda, la ricostruzione dell’alzato e sulla presenza di finestre, tra i telamoni e le semicolonne.
Nell’insieme la costruzione doveva essere enorme e realizzata a piccoli blocchi.
A nord troviamo un altro tempio quello dei Dioscuri, che è considerato il più bizzarro della valle.
Si presenta come una pittoresca rovina che fu ricostruita a metà dell’Ottocento, con pezzi di varia epoca rinvenuti nella zona. Questo “tempio” è quello maggiormente sfruttato ai fini turistici.
Concludiamo il nostro viaggio per la Valle dei Templi di Agrigento con il tempio di Vulcano del V sec. a. C. Si tratta di un edificio con cella e pronao, di cui recentemente è stata ricostruita la decorazione architettonica.
Sulla Valle dei Templi ci sarebbe molto altro da scrivere, ma il migliore modo per poter scoprire i segreti è recarvi li. Mi raccomando fatemi sapere!