Aci Castello si trova in provincia di Catania ed è località piuttosto antica, al cui interno troviamo importanti scavi archeologici ed il Castello, oggi divenuto però museo civico.
Per quanto riguarda le origini, ci sono diverse leggende. Ad esempio si narra che Aci Castello e le altre Aci vicini traggano la propria origine da Xiphonia, una misteriosa città greca scomparsa. I poeti Virgilio e Ovidio fecero nascere il mito della fondazione alla storia d’amore fra una ninfa di nome Galatea ed un pastore chiamato Aci, e del ciclope Polifemo. In epoca romana esisteva una città chiamata Akis, che partecipò alle guerre puniche.
Sotto il dominio spagnolo, quindi nel XVII secolo, il notevole sviluppo economico di Aquilia Nuova (Acireale) provocò svariati contrasti e rivalità con gli altri casali che intanto chiedevano l’autonomia amministrativa. Tutto ciò provocò, perciò, la separazione dei casali di Aci. Ecco allora la formazione, rispettivamente, di Aci Bonaccorsi (1652), Aci Castello (1647) (comprendente pure Aci Trezza), Aci S.Filippo ed Aci Sant’Antonio (1628) (che comprende anche Aci Valverde, Aci S.Lucia ed Aci Catena).
Da segnalare che nel XIX secolo, nell’allora borgo marinaro di Aci Trezza, lo scrittore Giovanni Verga ambientò il suo celebre e più importante romanzo, “I Malavoglia”.
Per quanto concerne invece gli scavi archeologici, bisogna dire che negli anni ’50, durante gli scavi per la costruzione di una scuola elementare in zona “Vigna vecchia”, vennero alla luce le tracce di un’ampia necropoli. Altre testimonianze vennero ritrovate negli anni ’70 e alla fine degli anni ’90, facendo rilevare un’estensione della stessa in almeno un ettaro.
Da segnalare poi il Castello di Aci, ossia una fortificazione di incerta origine, che fu il fulcro dello sviluppo del territorio delle Aci nel periodo medioevale. Tuttavia, a dire il vero, sono poche le strutture superstiti, quali ad esempio l’accesso, che conserva i resti dell’impianto del ponte levatoio ed il cortile dove si trova un piccolo orto botanico.
Oggi qui si trova il museo civico, il quale è articolato in tre distinte sezioni: mineralogia, paleontologia ed archeologia.