Burano è una caratteristica località famosa essenzialmente per due motivi: l’antichissima lavorazione artigianale dei merletti e le sue case molto colorate.
Isola della Laguna di Venezia è collegata da un ponte all’isola di Mazzorbo, che ne è divenuta una sorta di appendice.
Per quanto riguarda il nome, Burano deriva dalla “Porta Boreana”, chiamata così perché collocata a Nord-Est, direzione da cui soffia la bora.
Burano, dicevamo prima, è celebre per il merletto ad ago, tuttavia occorre ricordare pure la produzione di maschere veneziane e, inoltre, parecchi abitanti dell’isola lavorano nelle vicina Murano, producendo pregiati oggetti in vetro.
Come arrivare a Burano
Si può arrivare a Burano in due modi.
Per prima cosa si può prenotare uno dei tanti tour che passano per le isole di Venezia e fanno uno stop anche su questa isoletta colorata.
Per arrivare da Venezia a Burano con i collegamenti pubblici si può invece partire da Fondamente Nove da dove i vaporetti partono ogni mezz’ora e fanno scalo a Faro di Murano e Mazzorbo. La durata del tragitto è di 45 minuti.
I colori di Burano
Chi viene a Burano non può che rimanere colpito dalle case colorate.
Ci sono mille leggende che cercano di spiegare, ognuna a modo loro, il perché dei vivaci colori di queste abitazioni.
Una di queste afferma che i diversi ed accesi colori servirebbero ai barcaioli per ritrovare la propria casa in presenza della nebbia, che a Burano si presenta piuttosto fitta.
L’unico edificio religioso qui presente è la chiesa di San Martino, famosa per il suo campanile, contraddistinto da una marcata pendenza causata dal parziale cedimento dei suoi basamenti, fondati, come alcune parti di Venezia, su palafitte.
Per quanto riguarda poi la gastronomia, un suo tipico dolce è il bussolà di biscotto a ciambella giallo di uova, farina e burro (attenzione, però, a non confonderlo con il “bossolà” preparato invece a Chioggia, che corrisponde ad un pane tostato a ciambella).
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