Ma quanto è buona la pasta all’amatriciana! Si tratta di uno dei piatti più famosi della cucina laziale, ma ci si sofferma forse troppo poco su dove il tutto ha avuto origine, ossia Amatrice in provincia di Rieti.
Gli intenditori, però, dovrebbero almeno inquadrarla geograficamente e, magari, sapere alcune cose su questo centro del Lazio. Il sugo all’amatriciana, compreso tra le ricette veloci, del resto, ha conferito una specie di valore aggiunto ad Amatrice. Originariamente questo sugo veniva preparato dai pastori con gli ingredienti a loro disposizione sulle montagne quando seguivano al pascolo le loro greggi. Quali erano questi ingredienti? Innanzitutto guanciale a cubetti, pecorino e spaghetti. Col proseguo del tempo, venne aggiunto, però, il pomodoro ed un po’ di olio d’oliva. La diffusione su tutta la Penisola si ebbe comunque nell’Ottocento, quando molti amatriciani emigrarono a Roma a causa della crisi della pastorizia e trovarono occupazione nel campo della ristorazione, facendo conoscere a tutti il loro gustoso piatto tipico. Attenzione, però, perché ci sono in giro due ricette, la cosiddetta “gricia” e quella successiva con la salsa di pomodoro.
Non solo il sugo all’amatriciana, perché vengono preparati pure gli gnocchi ricci, realizzati con farina, acqua e uova e con una caratteristica forma a riccio, ottenuta perché schiacciati con le dita.
Da segnalare che ogni anno ad agosto si svolge la tradizionale “sagra degli spaghetti all’amatriciana”, una festa gastronomica ideata solo come attrazione turistica, dove vengono proposti anche gli altri piatti locali, alimenti biologici e numerose offerte vini.