Sono diversi i piatti tipici della cucina calabrese, diversi di questi molto conosciuti pure al di fuori dei confini regionali. Uno di questi sono le frittole di maiale, chiamati anche carcuci.
Diciamo che per i più impressionabili non è proprio il massimo, ma tante sono comunque le persone che continuano ad apprezzarle. Le frittole corrispondono alla cotenna (chiaramente senza setole ed impurità varie), le costine ed altre parti del maiale. Qui la lista è abbastanza lunga, ricordiamo rognoni, parte della guancia, collo, orecchie, ecc… Se siete sopravvissuti a questo elenco, possiamo aggiungere che il tutto va cotto a fuoco lento, mescolando molto bene. Una volta cotto si forma il carcuci, ovvero ciò che rimane sul fondo del pentolone. Queste frittole si possono consumare in svariati modo, ad esempio con le uova fritte. Tale piatto viene consumato, a Reggio Calabria, durante la celebrazione della Festa della Madonna della Consolazione quando, lungo le strade del centro, è possibile sentirne il profumo che contribuisce ad alimentare il caratteristico ambiente festivo popolare. Sempre nel territorio di Reggio Calabria, vi è l’uso popolare di organizzare le caratteristiche “frittolate”, ossia grandi tavolate in cui le sole pietanze sono proprio le frittole assieme al vino rosso, e l’insalata di agrumi (arance, limoni e bergamotti) al termine del pranzo.
Avete voglia di gustarvi le frittole, dopo questo breve approfondimento? Se la risposta dovesse essere affermativa, le frittole avranno altri appassionati, altrimenti avrete un motivo in più per divenire vegetariani!