Noi di Vagabondi.it non potevamo non trattare questa notizia che riassume un po’ il nostro spirito di giramondo.
Di cosa stiamo parlando? Del couch surfing ovviamente! Lo so le mode hanno sempre queste parole straniere che le rendono interessanti. A mio parere la traduzione italiana è ancora più allettante, “saltare da un divano all’altro!” vi rendete conto?
Questo non significa che è un nuovo flash mob dove tutti saltano nel divano contemporaneamente (sarebbe carino però!) e nemmeno che potete andare a casa delle persone e saltare nel divano come se niente fosse!
Si tratta di un nuovo tipo di vacanza low coast. In realtà è nata nel 2003 però si sta diffondendo a macchia d’olio quest’anno.
Il couch surfing funziona così, migliaia di persone di tutto il mondo mettono a disposizione una stanza, basta anche solo un divano o un pezzo di giardino per piantare la tenda!
La permanenza non ha limite ed è una esperienza che offre la possibilità di vedere moltissimi posti a costi contenuti. Non solo, in questo modo si entra in contatto con la gente del posto e si stringono amicizie.
Come deve essere un couch surfer che si rispetti? Sicuramente con un grande spirito di adattamento e con la voglia reale di conoscere il mondo.
Come si fa a diventarlo? Ci sono dei siti internet, uno è www.couchsurfing.com dove sono iscritte ben 59.000 persone, di cui 1500 italiani, da ben 11.332 città del mondo, l’altro invece è www.hospitalityclub .org.
Per non correre i rischi, volete sapere quali sono i paesi più ospitali? Ovviamente l’Italia (non era da stupirsi), poi gli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Germania e il Portogallo.
Cosa si dà in cambio a chi vi presta il suo divano? Di solito il ricambio di ospitalità, in questo senso è tipo lo scambio di casa, però senza l’obbligo di farlo contemporaneamente. Ragazzi siccome in questo tipo di vacanza la prudenza deve essere ancora più alta, documentatevi ed assicuratevi bene che la persona che vi dà ospitalità sia onesta!
Una volta fatto questo… buon divertimento!