La Toscana è una regione ricca di storia e tradizioni. Dinastie nobiliari hanno combattuto per il dominio del territorio, lasciando su di esso il segno indelebile del loro dominio. La famiglia nobiliare che più di tutte ha lasciato traccia in questa regione è sicuramente quella dei Medici. La famiglia Medici, oltre a Firenze, ha dominato altri borghi toscani tra cui Cerreto Guidi.
Centro di origine medievale, Cerreto Guidi è collocata, geograficamente, su un punto privilegiato, dove la valle dell’Arno si allarga verso la pianura pisana, per tale motivo divenne un centro fortificato. Originariamente il suo nome era Cerreto in Greti. A partire dal 1086 inizia a Cerreto la presenza feudale dei conti Guidi, che stabilirono qui il loro castello della giurisdizione lucchese. Ma tra Lucca e Pisa la meglio la ebbe Firenze, come si dice? tra di due litiganti, la terza vince!
Nel 1273, il Conte Guido Selvatico, cedette a Firenze alcuni suoi possedimenti tra cui Cerreto. Entrato ormai sotto il dominio fiorentino il castello di Cerreto conservò il nome dei conti Guidi.
Oggi delle origini medievali di Cerreto rimane poco, l’antica fortezza dei Conti Guidi, non esiste pìù, ma il paese è dominato dalla grande molle della Villa Medicea.
Fatta costruire da Cosimo I de’ Medici tra il 1564 e il 1566, in occasione della conquista di Siena. La villa esprime nelle sue forme principesche un potere che da Firenze, all’epoca, correva indisturbato sino a Pisa ed il mare. La villa fu progettata dal celebre architetto Bernardo Buontalenti.
Oltre a motivi strategici e militari è da dire che Cerreto è collocata in una zona, le colline del Valdarno dove si produceva già da allora il vino e l’olio. Queste terre facevano gola alle famiglie patrizie fiorentine che decidevano di investire qui il loro denaro. La zona, inoltre, era adatta alla caccia, svago aristocratico per eccellenza, un’attività molto ricercata dalle classi nobiliari dell’epoca.
I primi ad investire su queste terre, furono i Medici che amavano passare i loro momenti di svago e riposo con delle battute di caccia. Il giovane Giovanni de’ Medici, futuro papa Leone X, si recava spesso nella villa di famiglia per prenderne parte.
Dal 2002 gli spazi della villa ospitano il Museo Storico della Caccia e del Territorio, il primo museo italiano dedicato a questa disciplina. La collezione al suo interno – naturalmente – consiste in un ricco nucleo di armi da caccia risalenti al XVIII e il XIX secolo. Il pezzo più importante è la spada rinascimentale più famosa d’Italia, quella d’onore di Francesco Gonzaga Marchese di Mantova (1466 – 1519) e la consorte Isabella d’Este. Oltre alle armi, qui si possono ammirare anche quadri di Guercino, Domenichino, Solimena, Longhi ed altri.