Terminiamo il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze del Piemonte, con un edificio molto particolare, che è accostabile con il primo con cui abbiamo cominciato la nostra avventura. Oggi ci dedichiamo alla Basilica di San Gaudenzio a Novara che è celebre per la cupola estremamente alta realizzata da Alessandro Antonelli l’architetto della Mole di Torino.
Come molti altri edifici italiani, anche la basilica di San Gaudenzio è un edificio che è stato completato dopo moltissimi anni. Cominciato nel 1557 fu terminato nel 1887.
La basilica fu realizzata nel parte più alta della città di Novara, nella zona della vecchia basilica esistente sin dal 841 e che fu distrutta per volere di Carlo V.
I lavori cominciarono nel 1577 e furono affidati a Pellegrino Tibaldi. La pianta è a croce latina a navata unica, affiancata da cappelle laterali. Vi è inoltre un ampio transetto e presbiterio.
All’interno delle cappelle ci sono opere di artisti importanti del rinascimento piemontese come Gaudenzio Ferrari.
Gli elementi caratteristici di questa basilica sono però il campanile e la cupola realizzate in epoca successiva.
Il campanile è opera di Benedetto Alfieri e fu eretto nel 1753 – 1786. Isolato dalla chiesa è collocato a sinistra dell’abside, il materiale è conci di cotto e granito di Baveno. Nel 1773 per mancanza di fondi i lavori furono sospesi e verrà terminato nel 1786 dopo la morte dell’architetto. Di dimensioni imponenti esso ospita il maggior concerto di campane a Sistema Ambrosiano, con ben 8 campane.
Grandiosa è la cupola di 122 metri progettata da Alessandro Antonelli. Come in precedenti opere, anche qui Antonelli cambiò più volte il progetto, modificandone soprattutto le altezze. Il primo progetto fu presentato nel 1841 mentre quello definitivo venne approvato nel 1860. Due anni dopo la costruzione era terminata. La guglia fu realizzata tra il 1876 e il 1878, essa termina con una statua di Cristo Salvatore in bronzo ricoperta di lamine d’oro. Oggi l’originale è conservata all’interno e in cima vi è una copia. La cupola fu costruita con materiali locali, la struttura è in mattoni e calce, senza ferro.
Il peso enorme della struttura ben 5.500 tonnellate mise a dura prova l’edificio ecclesiastico di duecento anni prima. Nel 1881 Antonelli si preoccupò di rafforzare i quattro piloni della basilica dove la cupola scaricava il peso. Il consolidamento fatto dall’Antonelli fu valido visto che l’opera è ancora saldamente in piedi.
I Novaresi rimasero stupefatti dall’enormità dell’opera e il timore di un crollo è diventato sentimento collettivo, creando più volti falsi allarmi. Non solo, sono stati installati all’interno della costruzione dei sofisticati allarmi per monitorare eventuali cedimenti.
Anche la Basilica di San Gaudenzio sebbene meno nota può essere considerata un monumento molto importante del Piemonte, visto l’arditezza del progetto architettonico