Continua il nostro tour per il Molise, oggi ci troviamo a Venafro, un borgo di origine antichissima. Il centro infatti fu abitato sin dalla Preistoria. Sono stati rinvenuti diversi reperti come, frecce, pugnali, punteruoli ed altri utensili del periodo paleolitico di 12.000 anni fa.
Negli anni, secondo i documenti, questa fu una zona abitata costantemente, per la sua collocazione territoriale. Situata ai confini occidentali del Molise, tra la Campania, il Lazio e l’Abruzzo è attraversata dal fiume Volturno. Sembra, inoltre che proprio la città di Venafro, ha svolto in ogni epoca un ruolo determinante. Il suo rapporto con il territorio ha condizionato lo sviluppo e la forma urbana della città, che è cresciuta adattandosi alle diverse esigenze economiche e sociali, portando spesso alla scomparsa dei periodi precedenti.
Abitata sia dai Sanniti che dai Romani è difficile ricostruire lo stato della città all’epoca. Dell’epoca romana si hanno però i resti dell’acquedotto romano, del teatro, dell’anfiteatro e delle varie ville che furono costruite nella zona. E’ tra i resti di queste, che è stata rinvenuta una statua a grandezza naturale, la Venere di Venafro. Ritrovata negli anni cinquanta doveva far parte di un giardino e doveva probabilmente essere un elemento di una fontana. Oggi l’opera è ospitata al Museo Archeologico di Santa Chiara di Venafro.
Venafro fu un insediamento anche dei Longobardi. Di questo periodo vi è la torre quadrangolare dell’attuale castello Pandone. Questa era un elemento di difesa passiva.
Maggiori tracce e testimonianze, si hanno dell’epoca medioevale. Di questo periodo è il castello che sorge nella parte più alta della città. Fu edificato sul mastio longobardo, su una fortificazione precedente del X secolo. Nel XIV secolo furono fatti dei lavori di ampliamento, con l’erezione di tre torri circolari. Nel XV secoli i Pandone, signori della città, vi realizzarono un fossato. La famiglia fece decorare il castello con degli affreschi raffiguranti cavalli. Oggi il castello ospita una pinacoteca con i dipinti provenienti da chiede abbandonate o chiuse al culto di Venafro.
Venafro è un centro con una grande quantità di edifici di culto, da qui l’appellativo di “città delle 33 chiese”. Realizzate in epoche diverse, oggi molte di esse, sono chiuse ed abbandonate.
Tra queste spicca la Cattedrale situata ai piedi del Parco Oraziano. L’edificio fu realizzato su una struttura preesistente nel V secolo dal vescovo Costantino. L’interno è suddiviso in tre navate. L’aspetto attuale si deve ad un restauro arbitrario degli anni Sessanta e Settanta del secolo precedente, che hanno privato la cattedrale dalle forme barocche. In questo modo alla chiesa è stato “restituito” l’originario aspetto medioevale. Altro edificio sacro da non perdere è la chiesa dell’Annunziata, uno splendido esempio dell’architettura barocca dell’intero Molise.
Ci sono tantissime chiese da scoprire, non vi voglio sciupare la sorpresa, non vi resta che fare un salto a Venafro.