Chi ha detto che in inverno si debbano archiviare gli scarponi in attesa della bella stagione? Il trekking invernale richiede qualche informazione in più per attrezzarsi, ma può regalare panorami e momenti unici.
Quindi non relegate le attività all’aria aperta a primavera ed estate, come abbiamo già detto per il trekking d’autunno, anche in inverno ci sono passeggiate adatte a tutti, anche ai meno esperti.
Eccovi allora 10 suggerimenti per camminatori alle prime armi… perché non è mai troppo tardi per scoprire l’Italia a passo lento.
10 passeggiate per amanti del trekking invernale inesperti
1- A passeggio verso Chamois
Il nome ha sapore francese ma Chamois si trova in Valle d’Aosta ed ha una particolarità: non è raggiungibile in auto. Arrivare a Chamois significa ritrovarsi in un paradiso di silenzio privo di traffico e con l’ovattata atmosfera del bianco inverno.
Il sentiero n. 2 Nuarsaz-Corgnolaz è lungo circa 3 km e porta da i 1120 mt iniziali ai 1810 mt dell’arrivo.
2- Pian pianino verso Zegna
Alle pendici del monte Rubello si trova un paradiso nato dalla fantasia di Ermenegildo Zegna… certo si tratta di un luogo artificiale che potremmo definire “turistico”, ma il fascino di questo luogo è comunque da segnalare.
Zegna negli anni ’20 si prodigò per far piantare in quest’area 500.00 abeti rossi che oggi colorano la montagna che soffriva del disboscamento subito durante la Prima Guerra Mondiale.
Gli itinerari sono diversi, anche se i più gettonati passano per la Panoramica Zegna. Vi segnaliamo inoltre il Sentiero della Brughiera piuttosto facile e da poter fare anche con i bambini con punto di partenza e arrivo al Santuario di Nostra Signora della Brughiera
Di difficoltà lievemente superiore è il Sentiero di Fra Dolcino che parte dalla Bocchetta di Stavello per arrivare in cima al Monte Rubello al Santuario del San Bernardo da dove godere di una vista senza eguali sulle montagne dell’Oasi Zegna.
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3- Trekking invernale sul lago di Como
La storica Via Regia scende dalle Alpi e arriva a costeggiare la riva occidentale di uno dei laghi italiani più romantici. Si può decidere di camminare per una sola tappa o prolungare l’itinerario su più tappe imitando il cammino dei viandanti di un tempo… o anche andando in senso opposto.
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4- A Bolzano come durante la Belle Epoque
La società bene della Belle Epoque conosceva bene l’area di Sopra-Bolzano, un luogo incantato in cui ritemprarsi e godere di uno dei più bei panorami d’Italia sulle Dolomiti.
Perché non riprendere i cammini che lo stesso padre della psicanalisi Freud scelse per riempire una sua estate… e per avere ispirazione per i suoi lavori.
5- Trekking invernale tra i forti di Genova
Arrivate in Piazza Manin a Genova e salite sul trenino Genova-Casella per scendere poi alla stazione di Campi. L’inizio del sentiero non è particolarmente segnalato (quindi chiedete), ma è da qui che potrete incamminarvi verso il Forte Diamante, per poi puntare il Forte Fratellominore, il Forte Puine per finire il Forte Sperone.
6- Scoprire la Roccaforte di San Leo ed i Balconi di Piero
La spettacolare e panoramica Roccaforte di San Leo è sicuramente una delle mete più ambita dei trekker alle prime armi, dato che l’itinerario è percorribile anche con bambini.
La vista è sicuramente unica, pensate che ispirò Piero della Francesca per alcuni dei suoi capolavori. Per questo da queste parti si arriva anche per raggiungere i Balconi di Piero, cioè i punti panoramici da dove presero vita capolavori quali “Ritratto di Battista Sforza” e “San Gerolamo e un devoto, in località Monte Gregorio”. Uscite dal forte e dirigetevi verso Montefeltro seguendo la provinciale. All’altezza di Tausano salite verso sinistra e camminate per circa un km, a questo punto troverete le indicazioni per i Balconi.
7- In cammino tra le colline fiesolane
Basta lasciare la ben più caotica Firenze per arrivare in un angolo di tranquillità fatto di boschi, tratti panoramici sulla città e viste sulla piana dell’Arno.
Il sentiero di 8 km è percorribile anche con bambini e in qualsiasi momento dell’anno… quindi anche in inverno.
8- A passeggio tra i laghi laziali
Pochi sanno dell’esistenza in passato di un complesso vulcanico di dimensioni impressionanti nel cuore del Lazio. Ormai l’attività eruttiva dell’area è scomparsa, ma le ultime esplosioni (nell’età del Bronzo) diedero vita a laghi come il Lago di Nemi e il lago di Albano.
Partendo e tornando da Castel Gandolfo ci si può dedicare ad un cammino leggero di circa 3 km che anche in inverno può regalare momenti di tiepido piacere.
9- Trekking urbano a L’Aquila
Una passeggiata per non dimenticare la tragedia del 2009 e anche per vedere i passi lenti della ripresa di questa città che ha ancora, dopo 11 anni, un’area rossa non agibile.
Fuori da questa parte fatta ancora di mura squarciate che feriscono occhi e cuore si può ammirare l’ex mattatoio novecentesco che oggi ospita una parte delle collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo, ma anche il Castello e la Fontana delle 99 cannelle.
Non perdetevi poi l’auditorium frutto di un progetto di Renzo Piano.
10- Trekking invernale sulla penisola sorrentina
Un percorso di otto km adatto a tutti e a ogni stagione dato che da queste parti il clima è prevalentemente mite. Unico tratto che potrebbe risultare difficoltoso è quello verso Monte San Costanzo con un dislivello abbastanza consistente.
Dal borgo di Termini si può camminare fino a Campanella dove la costiera sorrentina si incontra con la cugina costiera Amalfitana. Da Campanella non perdetevi il tramonto su Capri.