Continua il nostro viaggio alla scoperta delle residenze dinastiche in Italia. Oggi ci dedicheremo ai Gonzaga a Mantova e al loro palazzo Ducale.
I Gonzaga originariamente si chiamavano Corradi ed erano dei contadini. Nel 1186, dopo essersi arricchiti con il commercio dei loro prodotti, acquisirono il potere a Mantova. Erano originari di Gonzaga da cui presero il nome.
Inizialmente furono Capitani del Popolo poi nel 1433 ottennero il titolo di Marchesi. La maggior parte delle entrate di questa famiglia furono le imprese militari.
Diventarono dei condottieri e cominciarono ad allearsi con altre famiglie nobiliari italiane oltre che con le alleanze militari anche attraverso i matrimoni.
Federico II Gonzaga nel 1490 sposò Isabella d’Este che allora aveva sedici anni. Nel 1530 grazie all’imperatore Carlo V divenne Duca di Mantova.
E’ sotto Federico II ed Isabella d’Este che abbiamo il periodo di maggior splendore sia per la casata ma soprattutto per la città di Mantova.
Isabella, in particolar modo fu una delle donne più influenti del Rinascimento italiano.
Signora colta amante dell’arte fu una raffinata collezionista di opere d’arte, che furono commissionate ad importanti artisti dell’epoca.
I Gonzaga scelsero come loro sede il Palazzo Ducale. La residenza gonzaghesca è formata da ambienti distinti e separati che furono realizzati in epoche diverse a partire dal XIII secolo. Nel 1556 con il duca Guglielmo si incaricò Giovan Battista Bertani di collegare i vari edifici in un unico complesso monumentale, che è oggi uno dei più grandi in Europa. L’opera fu proseguita da Bernardo Pacciotto che integrò i giardini, le piazze, i loggiati, le gallerie, le esedre e i cortili, donando alla residenza ducale l’aspetto attuale, in un’area che si estende tra la riva del lago Inferiore e Piazza Sordello.
Purtroppo quando i Gonzaga caddero in disgrazia, le splendide collezioni d’arte furono vendute, mentre altre furono sottratte durante il periodo Napoleonico.
I corpi di fabbrica del Palazzo Ducale sono: la Corte Vecchia e il Castello di San Giorgio, la Corte Nuova e la chiesa palatina di Santa Barbara.
La Corte Vecchia è formata dal Palazzo del Capitano e la Magna Domus. Il primo è rivolto verso piazza Sordello e risale alla fine del Duecento quando vi erano ancora i Bonacolsi. All’inizio i due ambienti erano separati, poi furono uniti nel 1300 con la monumentale facciata con il portico.
Fu aggiunto un secondo piano, dove fu realizzato un salone conosciuto come Salone dell’Armeria.
A metà del 1300 Pisanello affrescò alcune sale con uno splendido e grandioso ciclo di affreschi ispirato a Re Artù.
Con Isabella D’Este nel 1519 la Corte Vecchia ricevette una ventata di novità. La duchessa di Mantova si trasferì al pian terreno nell’appartamento detto vedovile.
L’appartamento di Isabella era formato da due ali: della Grotta e di Santa Croce. La prima era a destinazione privata ed è qui che si concentrarono gli interessi collezionistici della duchessa. Vennero trasferiti gli arredi lignei e le collezioni d’arte custodite nei due studioli. È in questa area del palazzo che erano contenuti i dipinti che la duchessa commissionò tra il 1496 e il 1506 ad Andrea Mantegna, Lorenzo Costa il Vecchio e al Perugino, ai quali si aggiunsero opere del Correggio. Oggi questi capolavori sono custoditi al Louvre.
Nell’ala Santa Croce furono realizzati gli ambienti di rappresentanza come la Sala delle Imprese Isabelliane, la Sala Imperiale, la Sala del Camino, la Sala delle Calendule, la Sala delle Targhe e la Sala delle Imprese.
Sotto Guglielmo Gonzaga gli ambienti della Corte Vecchia divennero refettorio.
Altro corpo di fabbrica del Palazzo Ducale di Mantova è il Castello di San Giorgio. Fu commissionato da Francesco I Gonzaga nel 1395 e concluso nel 1406.
I lavori furono affidati a Bartolino da Novara che realizzò un edificio con quattro torri a pianta quadrata. La struttura è circondata da un fossato con tre porte e ponti levatoi. Il suo aspetto iniziale, ma soprattutto la sua funzione era quella difensiva.
All’interno del Castello di San Giorgio nel piano nobile del torrione nord est c’è uno degli ambienti più meravigliosi in Italia, la Camera degli Sposi con gli affreschi opera di Andrea Mantegna. Qui ci troviamo di fronte ad un opera artistica straordinaria . La nostra visita al Palazzo Ducale di Mantova, termina qui, ci sarebbe ancora tanto da dire, ma mille parole, non sono mai come andarci di persona. Se non sapete cosa fare in questi uggiosi week end autunnali, che ne dite di fare una visita a Mantova?