Ora che arriva il Natale un altro tipo di attrazione che richiama numerosi visitatori sono i presepi viventi.
Di tradizione tipicamente italiana, colui che diede avvio a questa tipologia fu San Francesco D’Assisi, quando nel 1223, a Greccio realizzò la prima rappresentazione vivente della natività.
In Italia ci sono tanti piccoli centri che da molti anni organizzano e danno vita con passione a presepi viventi, in grado di regalare forti emozioni.
Da oggi iniziamo quindi una carrellata di alcuni dei più bei presepi viventi italiani differenziandoli per regioni, partendo dal Lazio.
Giunto al suo trentanovesimo anno è quello di Corchiano in provincia di Viterbo.
Era il 1970 quando un gruppo di ragazzi e ragazze diedero vita alla prima rappresentazione in una piccola piazza denominata “Padella”. Ebbe immediatamente un grandissimo successo e dopo tre anni venne trasferito in un sito in grado di accogliere il pubblico. In seguito la Pro loco cittadina decise di farsi carico dell’organizzazione, decidendo di realizzarlo sotto “Via di Portavecchia” dove tutt’oggi viene rappresentato.
Non è così semplice dare vita alla rappresentazione di un presepe vivente. Per quello di Corchiano l’allestimento è curato oltre che dai soci della Pro loco anche da alcuni cittadini che offrono la loro collaborazione.
I lavori iniziano a Ottobre per concludersi poche ore prima della mezzanotte del 24 dicembre e si lavora di sabato e domenica e alcune volte la sera dei giorni in mezzo alla settimana.
Particolare attenzione viene data agli animali del presepe, il bue, l’asino, i cavalli, le pecore, etc, che vengono stallati nell’area all’interno del Presepe.
I personaggi più ambiti sono ovviamente quelli di Maria, San Giuseppe e di Bambin Gesù.
Per Maria viene scelta di solito la ragazza più avveniente di Corchiano mentre per Giuseppe un giovane studente, per il bambinello l’ultimo nato del paese. Ambiti sono anche i re magi, gli angeli e i soldati romani, insomma tutto concorre a creare spettacolarità.
Il 24 dicembre a mezzanotte tutto è pronto, si accende un nastro incisore con le parole de vecchio e del nuovo testamento e con una musica di sottofondo comincia la rappresentazione.
Rimaniamo sempre in provincia di Viterbo ma questa volta a Sutri. Qui il presepe vivente è allestito dal 25 dicembre al 27 dicembre e dal 3 al 6 gennaio dalle 17.30 alle 19.30.
Realizzato in uno dei luoghi più suggestivi del paese, la Necropoli rupestre tutti gli interpreti mettono in scena con grande passione la Natività di Cristo. Il tutto è reso ancora più affascinante da centinaia di fiaccole romane e da luci colorate disposte ad arte all’interno delle grotte.
Si ha la sensazione di perdersi in un mondo lontano con il fabbro intento a lavorare il ferro, il passo cadenzato dei soldati romani, il fornaio che cuoce il pane, le donne che comprano le stoffe.
Nei giorni sotto Natale un’idea potrebbe essere quella di andare a vedere una di questa due manifestazioni.