Se c’e un luogo in Italia in grado di stuzzicare la fantasia con un magico alone di mistero parliamo sicuramente dei giardini di Bomarzo, in provincia di Viterbo.
Non so a voi ma a me, i posti carichi di storia e mistero hanno sempre affascinato.
Una delle ragioni che mi ha spinto a studiare Storia dell’Arte è stata quella di apprendere e conoscere i parchi, i giardini, le ville e le residenze.
Come già trattato qui su Vagabondi.it l’Italia è piena di residenze storiche che conservano ancora intatto il loro fascino e il loro potere attrattivo.
Vari famosi architetti, tra una chiesa e un palazzo, realizzavano delle opere verdi irripetibili ma soprattutto indecifrabili come il particolare giardino in provincia di Viterbo che merita una menzione d’onore, per mistero, per suggestione, per divertimento.
Si tratta dei giardini di Bomarzo, da alcuni chiamati il Sacro Bosco di Bomarzo, e che è oggi una delle attrattive più affascinanti della provincia di Viterbo.
La nascita dei giardini di Bomarzo per coccolare un cuore infranto
I giardini di Bomarzo, furono voluti dal principe Pier Francesco Orsini dopo la morte di sua moglie… una sorta di piccolo sfogo per un cuore infranto.
I lavori vennero affidati a Pirro Ligorio (quello che completo i lavori di San Pietro dopo la morte di Michelangelo) e Jacopo Barozzi da Vignola, che all’epoca erano tra i più importanti architetti che c’erano nel mercato.
Qui realizzarono grazie al loro ingegno, un luogo unico nel suo genere.
La particolarità di questo sito è nella decorazione scultorea. Ad accoglierti vi sono enormi sculture di animali mostruosi che si mimetizzano nel tessuto naturale. Per tale motivo, i giardini di Bomarzo sono conosciuti da molti come il Parco dei Mostri.
Il principe Orsini lo dedicò alla moglie Giulia Farnese, facendo creare in suo onore una vera e propria Villa delle Meraviglie.
Quella strana sensazione di eterna sorpresa.
Eecarsi al Parco dei Mostri è come tuffarsi in una bolla temporale. Si crede di essere in un mondo parallelo fatto di magia e fantasia.
Il visitatore è colto di sorpresa non appena si gira l’ angolo.
Animali mostruosi e di matrice mitologica scolpiti nella pietra, architetture impossibili come la casa inclinata, statue enigmatiche.
A destabilizzare il visitatore le numerose iscrizioni che accompagnano i monumenti. In molti hanno provato a decifrarne il significato che tutt’ oggi rimane ancora dubbio ed incerto, dotando questo sito di un’aurea di mistero, rendendolo uno dei luoghi più affascinanti non solo del Lazio ma di tutta l’Italia.
Tra le fantasiose sculture abbiamo sfingi, giganti, una tartaruga su cui è adagiata una figura femminile ammantata, più avanti vi è una fontana con Pegaso.
Continuando il percorso vi sono altre statue grottesche come le Tre Grazie, una fontana con due delfini, un drago, ninfe ed altre figure mostruose, sirene, maschere domoniache con bocche spalancate.
Ogni singolo piazzale è avventuroso ed in grado di lasciare senza fiato. Il tutto è ancora più straordinario se si pensa che questo gioiello fu realizzato nel Cinquecento, è ancora più avvincente di un parco di divertimenti moderno.
Dopo la morte dell’ultimo principe Orsini nel 1585 il bosco fu abbandonato. Nella seconda metà del Novecento Giancarlo e Tina Severi Bettini decisero di restaurarlo, riportandolo al suo antico splendore.
I loro corpi oggi riposano nel tempietto interno al parco.
Non si può venire a fare un viaggio nel Lazio e non fare una visita al Sacro Bosco di Bomarzo, perché vi perdereste, uno dei capolavori italiani.
Orari e tariffe
I giardini di Bomarzo sono aperti tutto l’anno con orario continuato dalle
08.30 – 19.00 durante la stagione calda ( 01/04 – 31/08) e dalle 08.30 al tramonto in inverno e autunno (01/09 al 31/03)
L’ingresso è a pagamento con le seguenti tariffe: Adulti Euro 11,00; Bambini fino a 4 anni gratis, da 4 a 13 anni Euro 8,00.
Le foto sono prese da Wikipedia
[…] la presenza di diversi siti archeologici molto interessanti, tra cui il complesso monumentale del Parco dei Mostri di Bomarzo e Civita di […]