La storia del nostro paese è affascinante per moltissimi motivi. Tra questi, a mio parere, uno dei più interessanti è la presenza di famiglie dinastiche italiane e delle loro residenze. Ogni territorio è stato dominato da casate e famiglie nobiliari che per secoli si sono fatte la lotta, molte volte anche tra di loro.
Una delle famiglie nobiliari che in Italia ha lasciato traccia indelebile del loro dominio, è sicuramente quella degli Este che scelsero Ferrara come loro città.
Gli Este furono una famiglia molto colta e raffinata, sotto il loro dominio furono commissionate numerose opere d’arte ai più grandi artisti dell’epoca.
Le loro commissioni artistiche non si limitarono solo a Ferrara ma interessarono altri territori della nostra penisola.
Le residenze in particolar modo erano il terreno privilegiato dove potevano, ostentare esteriormente la potenza e la forza del loro regno.
Il Castello Estense fu voluto dal marchese Niccolò II D’Este, che volle realizzare una struttura difensiva, dopo la rivolta popolare che si era scatenata sotto il suo regno. Correva l’ anno 1385 e l’architetto prescelto fu Bartolino da Novara.
Il Castello sorse su una struttura preesistente la Torre dei Leoni. Questa era una torre d’avvistamento del XIII secolo. Bartolino da Novara disegnò una struttura a quadrilatero, realizzando altre tre torri, dando alla struttura una funzione difensiva.
All’inizio il suo aspetto era, quindi, quello di una fortezza, a cui a poco dopo si sostituirà quello di reggia dinastica.
L’interesse degli Este per Ferrara fu costante. Nel Quattrocento per volere di Ercole I, la città emiliana, subì un’importante opera di ammodernamento che la pose in linea con le principali capitali europee. Questo fu possibile con la realizzazione della cosiddetta “Addizione Erculea”. I lavori furono affidati all’architetto-urbanista Biagio Rossetti nel 1492. L‘addizione consisteva nella costruzione di una grande cinta muraria fortificata che doveva raddoppiare le dimensioni della città.
Sotto Ercole I furono intrapresi dei lavori anche per quanto concerne il Castello, per adattarlo alla vita di corte. Il corpo di fabbrica, tra la Torre Marchersana e quella dei Leoni fu raddoppiato. Furono cominciati, inoltre, i lavori per ampliare e sistemare la “Via Coperta” che sino ad allora era un semplice collegamento tra il Castello e il Palazzo Ducale.
Alla Via Coperta si interessò anche Alfonso I d’Este nel 1507. Qui fece collocare le sue stanze private. Degni di nota sono i Camerini d’Alabastro, dove il nobile custodiva le preziose collezioni d’arte, che ospitavano i dipinti dei più importanti artisti, come Tiziano, Dosso Dossi e le sculture di Antonio Lombardo.
Fino a questo momento il Castello mantenne esteriormente il suo aspetto originario. Questo cambiò nel 1554 quando, dopo un incendio che colpì il palazzo, furono intrapresi, una serie di lavori di ristrutturazione che andarono ad ingentilirne le forme.
Il periodo di maggior splendore per il Castello estense fu quello, sotto il governo dell’ultimo duca d’Este, Alfonso II. Con lui, furono intrapresi dei lavori di decoro dell’intero edificio, dal cortile interno, ai saloni al piano nobile. Dopo la sua morte, per Ferrara ci fu un periodo di declino. Lo Stato Pontificio tolse il governo agli Este che lasciarono definitivamente Ferrara per Modena.
Approdiamo all’epoca moderna, quando Ferrara nel 1860 fu annessa al Regno d’Italia. Il Castello Estense fu acquistato dall’amministrazione provinciale di Ferrara e verrà utilizzato come sede della Prefettura.
Nel 1999 per volontà dell’allora Presidente della Provincia di Ferrara, prese avvio il progetto “Il Castello per la Città”, con l’inizio dei grandi lavori di restauro del Castello. Le complesse tappe del restauro sono state affiancate da importanti eventi legati al Castello. Nel 2002 La mostra “Il Trionfo di Bacco” e “Gli Este a Ferrara” nel 2004. Nel 2006 furono aperti i camerini di Alfonso d’Este in occasione dei quali furono conclusi i lavori di restauro, la cui ciliegina sulla torta fu il completamento del percorso di visita progettato da Gae Aulenti. Oggi molte sale sono aperte al pubblico. Non rimane altro che fare un salto a Ferrara ad ammirare le bellezze che gli Este hanno commissionato, dando vita a una delle città più belle d’Italia.
Le foto sono prese di Wikipedia