“Amorosi sensi” sotto l’ombrellone: consigli per un’avventura estiva

Tempo di mare, tempo di vacanze, come si dice. Già, ma anche le vacanze, per quanto associate alle idee di riposo e relax – attività estremamente spontanee -, richiedono lo stesso un loro vademecum. In particolare se si è predisposti a quella che in linguaggio tecnico è chiamata “avventura estiva”. Una vera sindrome stagionale, che colpisce indifferentemente uomini e donne espressamente in questo periodo dell’anno. E che, come tutte le sindromi, bisogna saper gestire.

Fabrizio Quattrini, co-fondatore e presidente dell’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica, psicologo e sessuologo affermato, ben consapevole di questa predisposizione, ha pensato bene di fornire un funzionale breviario che consenta a quanti lo desiderino di non farsi trovare impreparati.

 

Generalmente, secondo gli stereotipi, il flirt estivo, se non proprio la scappatella extraconiugale, viene associato il più delle volte al mare, raramente alla montagna, poco o per niente alla collina. Sarà anche questo un effetto dello iodio? “Ma no” ci dice divertito Quattrini in un’intervista, “è chiaramente dovuto alla più ampia libertà delle spiagge e dei lungomari, soprattutto in  termini di abbigliamento. Il corpi si svestono, le forme appaiono in tutta la loro naturalezza, ma non solo: togliersi i vestiti è anche un liberarsi delle proprie inibizioni, sentirsi più liberi anche nei comportamenti, uscire dal quotidiano. Il valore è indubbiamente anche metaforico”. avventura_amorosa.jpg

Nel suo articolo Quattrini mette in evidenza tre eventuali rischi, che si possono presentare prima, durante o dopo l’eccitante occasione. Intanto i rischi relazionali, dovuti all’eventuale coinvolgimento emotivo in una storia destinata a finire insieme alla vacanza, più comune nelle persone che hanno le loro prime esperienze sentimentali. Poi i rischi fisico-igienici, ai quali c’è un solo e semplice rimedio: il preservativo. Che però non va messo alla fine del rapporto, ma sin dall’inizio. E soprattutto è importante sceglierlo con cura perché non tutti i preservativi sono uguali – alcuni possono assicurare più comfort di altri a seconda degli individui -, e ricordarsi di controllare sempre la data di scadenza. In ultimo, ma sicuramente non perché meno importante, il rischio del fattore socio-culturale, da tenere in considerazione soprattutto in quei paesi in cui c’è una maggiore libertà sessuale o una vera e propria mercificazione del sesso. Qui è bene sapere che si è punibili legalmente anche a livello internazionale, per cui è fondamentale prestare sempre la massima attenzione, perché le conseguenza potrebbero essere maledettamente serie.

In sintesi, il coup de foudre sotto l’ombrellone sembra comunque essere vivamente consigliato, e può a buon diritto entrare a far parte della sfera del sano divertimento senza nessun timore. Con un distinguo però: “se da un lato questo tipo di associazione può rivelare un grande passo in avanti in riferimento alla salute del sé sessuale e corporeo,” sottolinea il sessuologo, “dall’altra non deve obbligatoriamente diventare l’unico mezzo per evadere da certe routine o eventuali paure.” Ben troppe sono ultimamente le dimostrazioni di queste derive comportamentali, che riempiono le pagine dei giornali dedicate alla politica e alle istituzioni: “ma qui purtroppo non si tratta di effervescenze stagionali: il riferimento è solo la persona e una mancata armonia tra la sua natura, la sua mentalità e i suoi valori. Una cosa che poco ha a che fare con un atteggiamento fonte di benessere”.

Insomma, per dirla con le parole del dott. Quattrini: “Le regole per avere una sana avventura sentimentale in vacanze sono poche ed essenziali: rispetto per sé stesso e per l’altro, essere naturali, usare il preservativo”.

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