Quando si deve prendere l’aereo con tutta l’attrezzatura bisogna porre attenzione a qualche piccolo particolare. In primo luogo non è possibile portare in caste fornelletti. Bisogna, quindi, prepararsi ad acquistare in loco le cartucce: informarsi sulle sigle sui vari nomi delle ricariche nelle lingue del posto. Vi assicuro che non è un’esperienza piacevole tentare di spiegare le sottili variazioni di attacco delle varie bombolette in una lingua che non è la propria… poi dicono che gli italiani gesticolano… e fateli tutti uguali questi attacchi!
In secondo luogo, specialmente se si usa un low-cost, bisogna fare attenzione al peso. A meno di non essere tra i pochi fortunati possessori di una bilancia per valigie, rassegnatevi ad utilizzare il pesa-persone casalingo e a caricare il malcapitato come un mulo. Scoprirete presto, che per rientrare nei 15 chili canonici consentiti senza sovrapprezzo, dovrete lasciare a casa saponi, deodoranti, detersivi, derrate alimentari e tutto ciò che un italiano quadratico medio trova rassicurante portarsi all’estero. Ripetiamolo ancora una volta: il made in Italy è diffusissimo nel mondo e, almeno in Europa e in Nord America, sicuramente non rimarrete mai accorto di spaghetti!
A questo punto mi sento di fare un’avvertenza importante: non risparmiate sul peso dei sacchi a pelo e dei materassini, sono le uniche cose che secondo me non devono essere sacrificate. Vi assicuro che non è stato piacevolissimo attraversare tutta la Cornovaglia nel 2000 con un materassino da trekking e un sacco a pelo di cartavelina. Alla fine della vacanza la mia schiena somigliava a quella di un fachiro indiano e avevo preso la cattiva abitudine di girare in maglietta a maniche corte con 9° di temperatura: tornato a Ciampino, investito dai 30° nostrani, ho quasi collassato!
Nella scelta dell’attrezzatura privilegiate la leggerezza e quindi pentole in alluminio, posate in plastica lavabile, evitando i giocattolini high-tech, spesso delle vere fregature.
Per quanto riguarda l’abbigliamento tenete in considerazione che sempre tutti i campeggi nei paesi nordici hanno la lavatrice l’asciugatrice: un paio d’ore e si può indossare tutto il cambio.
Per evitare spiacevoli sorprese all’aeroporto (a me hanno perso la tenda ad Amsterdam in un transito per la Scozia) portate assolutamente il sacco a pelo nel bagaglio a mano assieme a un cambio: almeno avrete di che dormire in attesa della vostra tenda.
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