‘Esportato’ da pochi giorni ormai anche in Spagna, il primo presepe vivente del mondo ha 800 anni. Ed è italiano. Dal 1973 viene riproposto a Natale, S. Stefano ed Epifania in quel di Greccio, ridente paesino della provincia di Rieti. Un’ora sola di distanza da Roma.
San Francesco e il suo amore cristiano hanno ‘inventato’ il presepe di Greccio, il primo presepe vivente ed il più antico del mondo.
Nella notte di Natale del 1223 il santo ha il desiderio di far rivivere l’atmosfera di Betlemme per vedere con i propri occhi la nascita di Gesù. La crea allora in un bosco della località di Greccio, nella provincia di Rieti, con l’autorizzazione del Papa Onorio III.
st1:* { BEHAVIOR: url(#ieooui) }Il grande artista Giotto, grande grazie proprio alla sensibilità francescana, dipinge quest’evento in una sua opera del periodo 1296 – 1304, chiamata appunto ‘presepe di Greccio’.
Immagina però che l’evento si svolga dentro una chiesa: quella che troviamo raffigurata, che potrebbe essere la stessa basilica superiore di Assisi dove l’omonimo dipinto è esposto.
Nel quadro, San Francesco è inginocchiato nel coro monastico accanto all’altare e pone il Bambinello nella mangiatoia. Secondo la tradizione, sembra sia proprio questo Bambinello che nel presepe prende vita ricambiando lo sguardo d’amore e trepida devozione del santo. Il popolo sorpreso, accorre per partecipare a questo evento straordinario sotto al crocifisso ligneo. I volti dei personaggi sembrano animati,veri.
Ogni anno a Greccio le sere del 24, 26 dicembre e il 6 gennaio questo presepe si ripropone ai turisti e agli abitanti del luogo: precisa fotografia storica e molto famosa di quello originale e tradizionale di 800 anni fa.
Quest’anno per la prima volta c’è stata una trasferta ‘estera’: il 13 dicembre 2008 il presepe è diventato internazionale. E’ stato presentato infatti a Madrid, e rappresentato in Plaza de la Almudena, di fronte al Palazzo Reale e alla Cattedrale (consacrata da Giovanni Paolo II nel 1993).
La notte madrilena ha ascoltato e visto i racconti sulla vita e i miracoli del santo. Gli oltre duemila spettatori hanno osservato con ammirazione la sfilata vivente, con una scenografia completamente rinnovata dopo i danni che l’incendio dell’anno scorso aveva provocato.
Grazie all’assessorato regionale al Turismo italiano, attraverso l’agenzia di promozione turistica di Roma e del Lazio e la proloco di Greccio, l’istituto italiano di Cultura di Madrid ha potuto realizzare questa manifestazione, evento di punta e di grande apprezzamento tra quelli promossi per il Natale della capitale spagnola.
Tornando a Greccio, che è nelle vicinanze di Roma (circa 100 km), ricordiamo che è proprio grazie al presepe che è nato il Santuario del Presepe di Greccio dove ogni anno viene rinnovato fedelmente l’evento.
L’azione scenica si svolge in quattro quadri principali. Nel primo si narra l’arrivo di san Francesco a Greccio, nel secondo il lancio del tizzone ardente da parte di un giovane dalla piazza, che cadrà nel luogo dove oggi è il santuario francescano. Il terzo vede l’incontro tra Francesco e l’amico a cui confida l’idea di realizzare il presepe nel bosco. Il quarto, finale è la rappresentazione della natività. E per tradizione, a mezzanotte in occasione della messa natalizia viene distribuito il fieno benedetto.
Atmosfere suggestive e interessanti, scaldate da un luogo accogliente e affascinante. Il presepe di Greccio nelle sue notti stellate merita davvero una visitina, anche al freddo delle belle notti natalizie. Vedere per credere!…e buon Natale!!!